Come finiranno le elezioni? Tutti fanno le profezie, tanto vale che le faccia pure io – proponendo ogni lunedì una sintesi ponderata e meditata dei sondaggi usciti nel corso della settimana, integrati da una motivata riflessione delle prospettive di crescita e/o discesa delle singole coalizioni.
Prima di questo però, due note di metodo su utilità e valore delle rilevazioni condotte dai 1000 istituti che in questi giorni ci sommergono di dati:
1. I sondaggi fotografano l’oggi, non il domani. Vale a dire che non ci dicono “chi vincerà”, ma al limite “chi vincerebbe se si votasse questa mattina”. Rappresentano cioè delle tendenze, dei rapporti di forza e vanno quindi presi come punto di riferimento generale. Per dirla con Shimon Peres, “i sondaggi sono liquidi che vanno annusati, non bevuti”.
2. I sondaggi hanno margini di errore che dipendono dall’ampiezza e dall’accuratezza del campione, nonchè dalle opzioni proposte alla persona intervistata. Per capirci “dobbiamo mantenere le nostre truppe in Afghanistan?” o “dobbiamo mantenere i nostri ragazzi in Afghanistan?” sono – nella sostanza – la stessa domanda, ma produrrebbero esiti diversi perchè toccano corde diverse nell’intervistato. I sondaggi hanno quindi una componente “manipolativa” più o meno marcata, più o meno volontaria.
Dai due punti sopra accennati, si capisce come per avere numeri più affidabili, bisognerà attendere ancora un paio di settimane, quando sarà possibile fare simulazioni scheda elettorale alla mano e – soprattutto – sperare in sondaggi fatti su un campione adeguatamente ampio, considerato che, in base ad un principio socio-matematico a me del tutto ignoto, per dimezzare il margine di errore, bisogna quadrupliacare il campione (quadruplicando pure i costi). Comunque sia, veniamo ai numeri e alle marckuckiere ad essi collegati…
Sinistra Arcobaleno: 7,5% (-2,8% sul 2006). La candidatura a premier di Fausto Bertinotti è – ovviamente – solo simbolica, idee programmatiche non ci sono ancora (o se ci sono, non sono filtrate all’esterno in modo chiaro, il che è pure peggio) e nell’elettorato sta facendosi largo l’idea del “voto utile”, cioè del consenso più o meno convinto al PD di Veltroni, soprattutto al Senato, dove la soglia di sbarramento regionale dell’8% è oggettivamente proibitiva in molte realtà. Profezia della settimana: lieve calo (circa un punto in %, forse meno).
Udc-Rosa Bianca: 7% (+ 0,2% sul 2006). La rottura tra Casini e Berlusconi non può che risvegliare nei militanti post-democristiani sentimenti perduti e lontani, quali l’orgoglio di partito, il senso di appartenenza, l’astio per le cocenti offese subite. Ma gli altri? i semplici elettori, che certo non amano i toni forti, le smargiassate, le bocche piene di mortadella ma in fondo in fondo sono pur sempre di centrodestra? quelli che faranno? Andranno con Berlusconi, perchè la logica del “voto utile” farà male all’Udc così come fa male all’Arcobaleno. Inoltre, la neo-formazione di Tabacci e Baccini (la “Tabaccini”) è ancora ignota ai più. E tale resterà. Quindi, profezia della settimana: calo moderato (potrebbe perdere un punto %, forse più, in direzione PdL).
Destra: 2,5% (non presente nel 2006). Chi vota la Destra? i fascisti identitari. Chi sono e – soprattutto – quanti sono? Negli anni d’oro del MSI, il consenso per quel partito era superiore al 5-6% (8,7% nel 1972), ma non tutti questi voti erano di nostalgici del Ventennio…vi era una forte componente di protesta, di giustizialismo, di anticomunismo estremo, di rifiuto del sistema in base a logiche e schemi – quelli degli anni ’70 – ormai totalmente superati. In Europa, la destra estrema si caratterizza per tratti anticapitalistici, antiborghesi, xenofobi, autoritari, antistatalistici e culturalmente chiusi…ma su questo terreno il neopartito di Storace e della Santanchè può faticare a conquistare consensi: diventa difficile superare per radicalità e grevità la fazione della Lega di Borghezio o Gentilini, molto più nota e molto più strutturata…così come diventa difficile intercettare i nostalgici del Duce se la di lui nipotina è candidata con la Pdl assieme a tutto il suo micropartito zeppo di gente che dice che l’Olocausto è un’invenzione propagandista di comunisti, liberal e massoni. Storace può dare vita a un movimento che riunisca “chi non molla”, qualche teppa da stadio, unitamente a un po’ di salotti reazionari e alle molte clientele fatte da presidente della Regione Lazio. Basterà per raggiungere il 4% ne dubito. Profezia della settimana: stabile.
Partito Democratico-IdV: 36% (- 0,2% considerando anche il 2,6% della Rosa nel Pugno). Ci sono due aspetti che vanno sottolineati: la coalizione di Veltroni è in ascesa evidente, ma non riesce ancora a scalfire il pacchetto di voti del Pdl. Veltroni infatti, per il momento, sta facendo il pieno nell’area ex Unione, succhiando il sangue alla sinistra Arcobaleno e condannando – nei fatti – alla morte politica il Partito Socialista di Enrico Boselli (che qualche fesseria in questi giorni convulsi l’ha fatta pure lui…). Ma non riesce il gioco dello sfondamento al centro, almeno non ancora. Innanzitutto, perchè la presenza di Casini & Tabaccini fa da argine, sottile sottile, ma lo fa. E poi perchè nei fatti la campagna non è ancora entrata nel vivo, dato che si spera molto nelle candidature, nei programmi e nelle trovate di Walter. Che fino ad ora non ha sbagliato un colpo, ma domani chissà…E i giorni passano, rapidi e inesorabili. Profezia della settimana: lenta ascesa (immagino una crescita inferiore al punto %).
Pdl-Ln-MpA: 44% (+ 3,4% sul 2006). Silvio Berlusconi è un campione di sopravvivenza. Dopo essere stato per 5 anni uno dei presidenti del Consiglio più odiati della storia repubblicana, aver perso le elezioni politiche, essere stato messo in discussione pesantemente dai suoi alleati di governo, ora rieccolo lì, pronto a tornare di nuovo a Palazzo Chigi. E stavolta senza il condom costituzionale dell’Udc come garanzia di moderazione e salvaguardia degli eccessi. Il dato attuale – 44% – è certamente sufficiente per fargli vincere le elezioni con tranquillità, ma c’è un ma…Mi pare troppo alto, superiore addirittura a quello – trionfale – del 2001, quando Forza Italia riuscì a ottenere la percentuale più alta, sfiorando il 30% dei consensi complessivi. Al momento il dato tiene bene, ma in futuro? Se Berlusconi (oggettivamente in difesa) riuscirà a far passare la logica del “voto utile”, allora potrà scendere di un po’, ma non di tanto. Se invece si conferma la regola del 2+2 = 3, allora saranno problemi. Tale regola dice che due partiti che si uniscono non prendono mai la totalità dei voti che avevano separati, ma si perde sempre qualcosa lungo la strada…questa regola, nella storia elettorale della Repubblica non ha conosciuto eccezioni e – se tanto mi da tanto – l’ipotetico 40% di partenza del Pdl potrebbe ridursi a un 35-36% effettivo. E quel 4-5% perso dove va? se va alla Lega, resta in casa, se va alla Destra, all’Udc o al PD allora potrebbero essere rogne molto dure da grattare… Profezia della settimana: calo contenuto (non oltre il 2%).
Riepilogo ragionato: per vincere il PD deve riuscire a non perdere voti a sinistra (e ci sta riuscendo) e sfondare al centro (e non ci sta riuscendo). Il Pdl invece deve tenere quello che ha (e ci sta riuscendo) e magari sfondare nell’elettorato di Casini e Storace (e non ci sta riuscendo). Molto dipenderà – soprattutto per il PD – dalla natura e tipologia delle candidature che verranno proposte. Trasversali, capaci di drenare consenso pigliandolo nel campo opposto, altrimenti i rapporti di forza muteranno di poco, qualche frazione di punto, ma il copione resterà quello di partenza.
Ciao marco,
alla luce di
Ma una cosa la so: la proposta della castrazione chimica si scontra – credo – con almeno tre principi costituzionali:
Art 13, comma 2: “È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.”
Art 27, comma 3: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.”
Art. 32, comma 2: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
…cosa pensi delle ultime affermazioni di Veltroni sulla castrazione chimica?
Ciao, Stef
mmmmm Stefano, penso esattamente quel che penso di Fini. Non mi piacciono le strumentalizzazioni elettorali, soprattutto se così becere.