Dovrei aggiornare il blog più spesso, lo so. Ma ci sono due ostacoli.
Il primo è di natura congiunturale: sono impegnato a seguire la campagna elettorale di una candidata alle regionali e se mi collego lo faccio essenzialmente per questa ragione. Tra Università e consulenza politica purtroppo il tempo scarseggia.
Seconda ragione – molto schietta – è che in questi giorni dovrei parlare delle elezioni politiche. E temo non esista argomento più noioso. Anzi, per dirla tutta, non ne posso proprio più di questo finto pathos, mentre tutto (o quasi tutto) a ben vedere è già deciso.
Ma come è possibile che ci siano così tanti indecisi (almeno a detta di tutti i sondaggisti) e nel contempo si abbia questa sensazione di noia e di “tutto è già deciso”?
A sentire i sondaggisti e i politologi, noi italiani siamo tutti delusi dalla politica e dai politici, non sappiamo chi scegliere perchè “sono tutti uguali e non mi fido più di nessuno” e nel frattempo… da una settimana all’altra le percentuali di consenso si spostano al massimo di uno zero virgola.
Che sia la quiete prima della tempesta?
Piopio io sono portato a smitizzare gli indecisi. Sono il 25-30%, ma quasi tutti non andranno a votare o metteranno scheda bianca o nulla. Nelle scorse elezioni infatti la somma di astensione + nulle + bianche è stata superiore al 20%. Quindi più o meno ci siamo…