La prima cosa che ho pensato quando ho sentito il nascere dell’ennesima polemica relativa ad una norma ad personam in favore di Berlusconi, utile a bloccare uno dei suoi processi è stata: “ma non li avevano già cancellati tutti? ma quanti cavolo di processi c’erano?”
Ma i processi, evidentemente come gli esami, pare non finiscano mai e quindi siamo al nuovo tormentone, dopo 14 anni dal primo quando, durante la ruggente estate del 1994, dopo solo due mesi dal proprio insediamento, il Berlusconi I propose il famoso “Colpo di Spugna” sui reati di Tangentopoli confidando – anche allora – sulla distrazione calcistica indotta nel cittadino medio, alle prese con i Mondiali di USA94.
Oggi ci risiamo, c’è ancora un governo di centrodestra (Berlusconi IV), c’è ancora un processo da sistemare, c’è ancora una Nazionale in difficoltà e c’è ancora una opposizione che starnazza in latino (è ad personam! in violazione della par condicio! non si governa una tantum!). Da un punto di vista strettamente etico e anche giuridico-costituzionale l’opposizione ha ragione da vendere. Ma questo non conta e – da consulente politico – ricordo che le elezioni non si vincono mai “avendo ragione” e spesso mi piace ricordare durante i miei corsi di formazione che un partito che aveva ragione su tutto (o quasi tutto) in Italia c’è stato, era il PRI che – tranne poche giornate felici – ha veleggiato per 40 anni tra il 2 e il 3% dei voti.
Se fossi il consulente politico di Veltroni gli direi invece: “Uolter, non perdere tempo a dire che il comportamento di Berlusconi è unfair, che lo sanno già tutti e nonostante questo lo votano…il popolo italiano è da sempre e in larga misura un popolo insensibile alle questioni etiche, indifferente a tutto quello che non tocca il proprio misero interesse e sosterrebbe anche un monocolore guidato da Tamerlano se solo venisse promesso un taglio dell’IVA o uno sgravio sulla benzina”.
Al suo sguardo perplesso che sottintenderebbe un “qualcosa dovremo pur fare” allora aggiungerei: “non nominare mai Berlusconi in questa cosa, non dire che ci guadagna da questa norma…e se non lo dici tu, certo non lo dirà lui…però ricorda il passato, ricorda che il crollo di consensi di Prodi è iniziato con la porcheria dell’Indulto e ragiona sul perchè…e capirai allora che la “gente” è scocciata quando non ottiene la propria vendetta personale…alla famosa “gente” indispettisce oltremodo il non vedere punito a dovere chi gli ha fatto un torto.”
Quindi, questa sarebbe la mia conclusione, invece di latineggiare sulle norme ad personam create ex novo, proprio ab initio di legislatura e da abrogare con referendum, forse non sarebbe sbagliato fare dei manifesti con scritto in grande grande:
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“Signora anziana che sei stata scippata nel 2004, lo sai che questa norma blocca il processo al tuo scippatore? ringrazia il governo per averla voluta”
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“Fidanzata picchiata dal tuo uomo nel 2005, lo sai che questa norma blocca il processo al tuo fidanzato manesco? ringrazia il governo per averla voluta”
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“Artigiano grassoccio di Treviso, lo sai che il processo al montenegrino che ha rubato il Cayenne intestato a tua nonna defunta è stato sospeso? sei contento? quando andrai nel circolo leghista “Fuori Tutti” di via della Serenissima ricordati di proporre un bigliettino di ringraziamento al ministro Maroni”
Ecco, io farei così…perchè le carte truccate dell’avvocato Mills nessuno le ha viste e comunque a nessuno interessano, però “cazzo, il mio cayenne nero (anzi, il cayenne di nonna, scusate) era proprio figo e se solo penso che quello stronzo di Skopje l’ha fatta franca, mi viene voglia di spaccare tutto!”
bravo. spero che i nostri politici all’opposizione ti leggano e ti prendano come consulente. bravo.
Soccia, questa sì che è concretezza!
Il primo impulso è stato quello di dirti “bravo!”.
Ma poi, ricordandomi che sono di sinistra e che nè l’individualismo nè il cinismo fanno parte dei nostri valori, ho pensato:
“ma perchè dobbiamo ridurci a solleticare gli istinti animali degli elettori di destra? pensiamo invece ad educarli, a farli diventare persone vere, a far loro capire che il cayenne della nonna non è una delle dieci cose per cui vale la pena vivere…”
Soccia, come siete gentili! ;)…a parte i ringraziamenti però, Mamo tocca un tema importante, quello della “battaglia dei valori”. Ed ha ragione direi, esiste un contrasto tra quello che è giusto dire e quello che bisogna dire per vincere le elezioni. E su questo penso non esista una regola, ma un confine implicito e invisibile oltre il quale non andare.