E’ irrituale, ma cosa nella politica italiana non lo è? Pertanto – dopo il post “illegale” di ieri scritto in violazione delle norme sui sondaggi, oggi rincaro la dose lanciando un appello al voto per una forza politica per la quale non avevo mai votato in precedenza: la lista Bonino-Pannella. E ne motivo le ragioni:
1. in Italia la politica è virtualmente morta. Ci sono gli interessi, ci sono le piccole tattiche, ci sono gli scontri di potere, ma la politica intesa come costruzione di un percorso evolutivo coerente e consapevole della società manca tragicamente. C’era al tempo di De Gasperi (Atlantismo – Europeismo – Conservatorismo sociale – Economia mista); c’era negli anni del primo Centrosinistra (il riformismo sociale ed economico) e a sprazzi – sempre più labili anche in talune fasi degli anni ’70-’80 e primi anni ’90. Da 10-12 anni a questa parte nulla, tranne una continua, quotidiana schermaglia sempre e soltanto “castale” e autoreferenziale su un pacchetto di temi immutabili e irrisolvibili: televisione, legge elettorale, processi di Berlusconi, fusioni/scissioni di partiti, grovigli tra banche, partiti e giornali…
2. I radicali hanno un programma politico coerente, costante negli anni e – a parer mio – necessario al nostro Paese: diritti civili, laicità dello Stato, demolizione di corporazioni e consorterie professionali, libertà di cura e ricerca, europeismo, federalismo non padano, nuovo modello di welfare. Non tutto è perfetto in quanto dicono o fanno, ma almeno non cambiano opinione dalla sera alla mattina, sempre e continuamente.
3. I radicali non sono particolarmente simpatici. Tendono a essere saccenti, talvolta moralisti, spesso esagerati nei toni e nei modi, governati a pugno duro da un padre-padrone che finchè avrà vita e voce resterà il dominus indiscutibile di tutto il movimento. Ma sono – almeno credo – persone perbene. Certo, nel tempo hanno fornito un po’ troppa bassa manovalanza al PDL, non sempre ne ho capito la politica delle alleanze ma stavolta vanno da soli e mi sento di appoggiarli. Anche perchè – aspetto non da poco – al Parlamento Europeo hanno sempre dimostrato di sapersi muovere e lavorare.
Insomma, magari sarà l’ennesimo voto sbagliato di una vita fatta quasi solo da voti sbagliati. Ma questa volta – ricordando a me stesso che il voto non è mai un regalo, ma sempre un prestito – metterò la croce sul simbolo “Bonino-Pannella” e scriverò in stampatello e in modo leggibile i nomi:
BONINO – PANNELLA – CAPPATO.
Speriamo di non fare una cazzata!
Si , la coerenza dei Radicali è supportata da tanti anni di battaglie civili e di legalità. Io penso che in questa triste fase del nostro paese occorre tornare a votare con il “cuore”. Spesso , gli antiberlusconiani hanno votato secondo la logica del voto utile : votiamo il PD per non far vincere il nano malefico. Oggi , che sappiamo bene che cosa è il partito di D’Alema , non dobbiamo più fare calcoli elettorali ma semplicemente affidarci al buon senso anche rischiando di perdere le elezioni. Tanto mandare al governo il PD è come mandare al governo Casini o Fini. Per concludere dico che non voterò i Radicali ma condivido pienamente che è un partito da tenere in considerazione.