Mattina & Pomeriggio passata ad ascoltare l’Assemblea nazionale dei circoli del PD, i “rottamatori” di Renzi e i “futuristi” di Gianfranco Fini. Una solfa senza fine, della quale ricordo poche cose, che elenco:
- i look bizzarri di tante segretarie di circolo del PD. Non serve essere veline scosciate come le deputate PdL, però se non si oscillasse solo tra “Tata Matilda” e “Moira Orfei” sarebbe meglio…
- l’irritante arietta giovanilista & paracula della consolle di Renzi e Civati;
- la scaltra e convincente citazione dell’art. 54 da parte di Bersani (quello che dice che chi ricopre uffici pubblici deve farlo con disciplina e onore… altro che scelte private!);
- Luca Barbareschi in versione “diva del muto”, aggrappato alle tende, stravolto dall’emozione nel leggere il manifesto di Futuro e Libertà e poi – pacchianissimo – l’arrivo di Fini sulle musiche di Morricone;
- Il delegato di F&L che ha paragonato il suo partito “a una farfalla”, impavidamente ignaro del detto popolare che le vuol vive “un giorno appena”;
- L’onorevole Toto, che ha parlato di “tempo delle decisioni irrevocabili”, temo tradendo la sua nostalgia per la destra che fu, dove si mandava a memoria il celebre discorsone del Duce, alla piazza oceanica riunita il 10 giugno 1940.
Per oggi basta politica, andrò al cinema.