24/11/2012 – Silvio Berlusconi è pronto a rovinare la festa a Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi nel giorno delle primarie. Come? Lanciando la sua nuova iniziativa politica, l’ormai famoso «dinosauro dal cappello», a ridosso della sfida nel centro-sinistra. Fermamente convinto che ormai il Pdl (sotto il 13 per cento dei consensi in tutta Italia come in Sicilia) è definitivamente morto, Berlusconi sente la necessità di sparigliare.
E la decisione definitiva l’ha presa proprio nel giorno in cui Angelino Alfano, sulle primarie del Pdl, se n’è uscito con una presa di posizione clamorosa considerata l’aria che si è sempre respirata nel suo partito: «Al comitato dei garanti rivolgo un appello: niente indagati a queste primarie», ha detto, «se ci saranno indagati a queste primarie io non mi candido, se ci sono loro non ci sono io». La notizia che per Berlusconi è giunto il momento di giocarsi il tutto per tutto è confermata e rafforzata dal redattore dell’Agi (Gil) non nuovo a clamorose rivelazioni insider al Pdl. L’annuncio è imminente, e c’è chi parla addirittura di domenica o al massimo lunedì, quando si saprà l’esito del primo turno della sfida ai vertici del Pd, dove si profila una vittoria scontata di Bersani. Berlusconi tornerebbe con un soggetto costituito da personale politico quasi completamente rinnovato. Una accelerazione che è stata aiutata anche dall’atteggiamento degli ex An pronti, secondo il Cavaliere, a mettere le mani sul partito da lui fondato.
Per il Cav Milan e Pdl sono due squadre da rifondare
E, poi, è vero che non bisogna mai mescolare i piani del vasto potere berlusconiano, ma come non pensare anche ad Alfano (dopo lo strappo forse irricucibile sulle primarie) quando ieri Berlusconi ha parlato del giocatore brasiliano Pato: «Era il giocatore di maggior valore e futuro che avesse il Milan. Quindi è veramente un problema anche per cosa fare». L’ha ripetuto anche parlando con i giornalisti davanti a palazzo Grazioli. Per un Pato che si rompe («Troppi incidenti per un ragazzo di 22-23 anni») c’è un El Shaarawy che arriva… E quando riferendosi alla sua squadra ha affermato: «Ora c’è bisogno di un periodo di rifondazione guardando ai giovani per avere una squadra davvero competitiva», come non pensare anche all’ambito politico oltre che a quello calcistico? Berlusconi è uno. E il suo metodo l’ha sempre applicato a tutti i settori in cui non ha mai amato recitare un ruolo di secondo piano. Che estrarrà dal cappello? Una questione non di secondaria importanza sono i processi, il caso Ruby in testa. Ma la cautela non fa per lui: domenica dovrebbe partecipare come testimone al matrimonio di Marysthell Garcia Polanco, una delle cosiddette olgettine. La notte tra giovedì e venerdì l’avrebbe trascorsa sveglio a studiare il lancio del nuovo soggetto. Il quale, secondo quanto riportato da chi ha ascoltato direttamente Berlusconi, prenderebbe lo spunto da Forza Italia del ’94, come struttura sul territorio e organizzazione delle persone, un progetto considerato ancora vincente, ma non avrebbe nulla di definibile come «vecchio» dai suoi detrattori. Solo società civile e imprenditori, salvo rarissime eccezioni tra ex azzurri della primissima ora. «Devo fare qualcosa di nuovo», avrebbe ripetuto più volte.
Per leggere l’intero articolo clicca qui | Fonte: italiaoggi.it | Autore: Antonio Lupetti