Beppe Grillo è rientrato in gioco

Beppe Grillo è rientrato in gioco

grillo_nuova11/07/2013 – Senza rinunciare alle sue idee, con l’incontro con Napolitano che ha gestito alla grande. Anche l’emorragia di suoi parlamentari si è interrotta.

Beppe Grillo ha sfruttato a dovere l’incontro al Colle. L’interesse mediatico per il lungo colloquio con Giorgio Napolitano, e quindi per la successiva conferenza stampa, è stato in fondo rispondente a chi è teoricamente titolare del sostegno di quasi un elettore su quattro. I contenuti delle sue dichiarazioni, poi, si adeguano ai contenuti dell’antipolitica sulla quale ha fondato la propria affermazione elettorale.

Dall’ostilità verso il palazzo, alla condanna per l’euro, dalla denuncia del tracollo economico, al superamento del porcellum, è uno sgranarsi di temi o popolari e di facile presa ovvero penetrati in taluni settori (è il caso dell’opposizione alla Tav).

Le smargiassate sul ruolo del M5S non suonano fuori luogo ai propri sostenitori. C’è, anzi, da rilevare analogie con temi, discorsi, espressioni cui, per anni, ci aveva avvezzi Umberto Bossi. Basta citare la constatazione: «La gente vorrebbe i fucili, vorrebbe sparare; ma io dico no, abbiamo i metodi democratici, proviamo ancora con quelli». Grillo è parso più cauto del fondatore della Lega, evitando richiami forti, e anzi ponendosi come garante di moderazione e democrazia.

Soprattutto, va citato il riferimento alle alleanze. Grillo sa benissimo di doversi tenere lontano da qualsiasi contaminazione con altri partiti: quindi, ha ripetuto le accuse a Pier Luigi Bersani, per aver condotto una campagna (miseramente fallita, tanto da costare l’incarico al vertice del Pd) di acquisizione fra gli eletti pentastellati.

Grillo è stato, però, prudente, rilevando come l’allora segretario democratico volesse «voti da noi, non collaborazione». Insomma: non è escluso che una «collaborazione», però paritaria, possa in futuro avvenire. Grillo si tiene aperte soluzioni possibili, specie se dovesse appressarsi una crisi di governo.

Intanto l’annunciata (da lui stesso) emorragia di parlamentari si è, da alcuni giorni, fermata. La maggior tranquillità sul piano parlamentare, con non già l’annullamento ma almeno il rinvio di eventuali scissioni, permette a Grillo di respirare e di procedere con le consolidate polemiche antipolitiche. Il colloquio col capo dello Stato, ancor più se «nobilitato» dalla presenza di Gianroberto Casaleggio (non esistono raffronti possibili con altri partiti), gli ha perfino conferito una patina di attendibilità istituzionale.

Autore: Marco Bertoncini | Fonte: italiaoggi.it

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