01/09/2013 – Dal lancio in Italia del luglio 2012, Change.org – la più grande piattaforma al mondo di petizioni – ha visto crescere la propria base di utenti ad oltre 1.5 milioni di persone che hanno lanciato, sostenuto e vinto centinaia di campagne su quello che stava a loro più a cuore.
Che cosa fa sì che una petizione esploda mentre un’altra stenta a raccogliere anche solo poche firme? Qui i miei dieci consigli per vincere la propria campagna con una petizione.
1. Racconta la tua storia
Gloria Ramos è la madre di Cristian, un ragazzo con sindrome di Down che, pur essendo nato in Italia, non ha la cittadinanza italiana perchè la madre è colombiana e il padre italiano non lo ha riconosciuto alla nascita. Raggiunta la maggiore età Cristian inoltra la richiesta di cittadinanza ma la prefettura lo informa che, avendo la sindrome di Down, non può essere ritenuto idoneo a prestare il giuramento di fedeltà alla Repubblica e quindi diventare italiano a tutti gli effetti. Gloria non è una esperta di legislazione italiana, ma ha raccontato la storia di suo figlio attraverso una petizione che ha raccolto circa 30.000 firme e incuriosito i mezzi d’informazione. Questo è bastato a far sì che il Ministero degli Interni si interessasse al caso e risolvesse la questione di Cristian positivamente.
Non tutte le persone sono interessate alle cause sociali, ma tutti noi amiamo ascoltare una storia. Racconta la tua.
2. Non essere troppo formale
“Noi firmatari” è il modo peggiore per iniziare una petizione che vuole coinvolgere le persone che la leggeranno. Le migliori petizioni su Change.org sono più simili ad un buon articolo di giornale che ad un vecchio volantino politico. Coinvolgere vuol dire usare un linguaggio semplice ed immediato: non solo i tuoi sostenitori capiranno meglio la questione, ma sarà anche più facile convincere il destinatario della tua richiesta.
3. Non è una petizione, è una comunità
Ogni persona che firma la tua petizione è qualcuno che dice “sono d’accordo con te e voglio aiutarti”. Fai in modo che possa farlo. Attraverso Change.org puoi inviare un email a tutti coloro che hanno già firmato il tuo appello; usa quest’occasione per chiedere il loro aiuto e pensa bene a quello che vorresti che loro facessero. Sabri, per esempio, ha chiesto a 145.000 persone di incitare con un tweet la Federazione Internazionale nuoto ariconoscere il record della sua connazionale Iraniana.
Sarete spesso sorpresi dall’entusiasmo dei vostri sostenitori.
4. Non ossessionarti col numero di firme
Molti mi chiedono quante firme ci vogliono per vincere una campagna e si deprimono se la loro petizione ha ottenuto meno firme di altre. È arrivato il momento di sfatare un mito: non è il numero di firme della tua petizione che conta, ma la campagna che ci costruisci intorno. Lavora per costruire una bella campagna, vedrai che le firme che ti servono arriveranno da sole.
5. Trova la piccola cosa che spiega la grande
Sara Curioni è una studentessa di Filosofia di 21 anni che vive con la sua famiglia a Coccaglio, in provincia di Brescia. Come altri milioni di pendolari in Italia, ogni mattina prende il treno per andare a Venezia dove frequenta l’università. Quando quest’estate la Regione Veneto ha dichiarato di voler sopprimere 8 treni interregionali della tratta Milano-Venezia, Sara ha raccolto 23.000 firme per chiedere alla Regione di desistere. Sicuramente non risolverà il problema dello smantellamento delle tratte regionali e interregionali in Italia, ma ha buone possibilità di riuscire a salvare quegli 8 treni che sono utili a lei (e non solo) per raggiungere il proprio posto di lavoro.
I grandi problemi sono difficili da affrontare e risolvere in una volta sola. Pensa a quella piccola cosa che rende evidente il problema più grande.
6. Reagisci in fretta
Danilo Sulis si batte da anni affinché venga onorata la memoria delle vittime della Mafia e in particolar modo quella di Peppino Impastato, di cui era grande amico. Per questo riceve molte segnalazioni e segue vari gruppi e forum sull’argomento. Quando un italiano residente in Austria gli segnala l’esistenza a Vienna di un ristorante chiamato Don Panino che serve i panini Don Falcone e Don Peppino, Danilo non perde tempo e lancia una petizione che segnala subito ai media. Nel giro di un’ora scoppia un caso nazionale con tutte le maggiori testate giornalistiche che parlano della petizione. Grazie alle 33.000 firme raccolte il Ministro degli esteri Emma Bonino interviene chiedendo formalmente all’Austria la chiusura del sito del ristorante, cosa che avviene poco dopo.
In un mondo in cui le notizie corrono alla velocità di un tweet, non perdere tempo quando sai di avere la storia giusta.
7. Trova il giusto destinatario della petizione
Il Presidente della Repubblica ha molti impegni e con tutta probabilità non ha il tempo di occuparsi del parco che vogliono distruggere dietro casa tua. Pensa bene a chi sia la persona che ha veramente il potere di risolvere il problema che ti sta a cuore e che sia realisticamente raggiungibile. Concentra tutti i tuoi sforzi solo su di lui con l’obbiettivo di ottenere una risposta alla tua richiesta il prima possibile.
Ricordati che è più facile ottenere aiuto se si chiede ad una persona sola che a mille.
8. Mettiti nei panni di colui che vuoi convincere
Deciso chi è il destinatario della tua petizione, devi spendere un po’ di tempo per provare a pensare con la sua testa. Cosa gli interessa veramente? Il brand della sua azienda, i voti alle prossime elezioni, la soddisfazione dei propri consumatori… Quindi trova un modo per influire con la tua campagna su uno o più di questi aspetti. Se vuoi davvero vincere la tua campagna, devi guidare il tuo target verso la soluzione che vuoi tu. Non chiuderlo in un angolo dove non può più uscire.
9. Festeggia ogni passo verso la vittoria
La cosa che motiva di più le persone è vincere. Ogni volta che ottieni un risultato, anche se è piccolo, comunicalo ai tuoi sostenitori e celebralo con loro. La gioia nel vedere che è possibile creare il cambiamento è contagiosa e rafforza la comunità che hai creato.
10. La tua passione è invincibile
Quando nel dicembre del 2012 ho conosciuto i ragazzi sordi di Radio Kaos ItaLis fui colpito dalla loro storia ma soprattutto dalla loro grande volontà di dimostrare che erano in grado di fare tutto ciò che fanno i loro coetanei udenti. E lo hanno dimostrato creando la prima radio gestita da sordi e lanciando una petizione per chiedere il riconoscimento della lingua dei segni italiana (LIS) che ha raccolto quasi 70.000 firme e che li ha portati ad incontrare le massime cariche dello Stato.
Una campagna è come un viaggio. Il tuo ruolo è quello di renderlo così bello e affascinante che tante persone vorranno affrontarlo insieme a te.
I ragazzi di Radio Kaos ItaLis incontro il Presidente Grasso al Senato.
Nota: ho preso ispirazione per quest’articolo dal post Ten ways to win your online petition-driven campaign (at Change.org) della mia collega Katherine Sladden, campaigner di Change.org in Inghilterra.
Fonte: Huffingtonpost.it | Autore: Salvatore Barbera | Segui Salvatore su Twitter!