02/09/2013 – Riporto la lettera inviatami da Michele Boldrin, Presidente dal maggio 2013 del partito Fare per Fermare il declino.
Oltre che condividere in toto il suo pensiero mi permetto di aggiungere che la bella favoletta “meno tasse per tutti” nel nostro paese è ormai entrata di diritto a far parte delle leggende metropolitane.
Le leggende metropolitane sono uno dei temi più interessanti della moderna antropologia ed evidenziano la straordinaria propensione che gli esseri umani hanno nel farsi ingannare, diventando essi stessi strumenti inconsapevoli della propaganda ingannevole.
Ciò accade perché, quasi sempre, chi racconta queste storielle è in buona fede e del tutto convinto che siano vere.
Ma lo stesso schema delle leggende e della capacità di trarre in inganno ce l’hanno, ahinoi, gran parte dei messaggi e delle promesse che fanno parte della propaganda politica.
Allo stesso modo delle leggende sono sorprendenti, plausibili, facili da ascoltare e da diffondere.
Solo che a differenza di altre leggende metropolitane, questi messaggi non sono affatto innocui.
E quindi quando vi verranno a raccontare storie di squali assassini avvistati in un metro d’acqua o addirittura nel lago o di tronchetti della felicità che nascondono ragni velenosissimi e di tasse che verranno magicamente ridotte, annullate e addirittura restituite, be’, ponetevi il problema se quello che vi stanno raccontando è davvero una cosa seria.
“Alexsandra, Si vantano in pompa magna di aver abolito una tassa e poi di fatto hanno solo programmato di sostituirla, ma ci credono degli idioti?
Evidentemente sì.
Il circo mediatico non corrisponde alla realtà. Non è detto che il provvedimento varato in questi giorni dal Consiglio dei Ministri riduca il carico per i cittadini – anzi potrebbe addirittura aumentarlo. E per dirla tutta, riduce l’equità del sistema fiscale.
Giocano a carta vince, carta perde, ma a perdere siamo noi Italiani.
Il gioco del governo Letta in dettaglio:
Sostituendo una tassa con altre meno trasparenti e che colpiscono una platea più vasta è molto facile che il carico complessivo aumenti o che in ogni caso il benessere della popolazione diminuisca, com’è avvenuto con la prima eliminazione dell’ICI, pagata con riduzione dei trasferimenti agli enti locali e conseguente peggioramento dei servizi e/o aumento dei gravami locali.
Inoltre va considerato che l’IMU la pagavano solo i proprietari di immobili; le nuove imposte colpiranno anche chi non ne possiede e, ragionevolmente è meno ricco.”
Fonte: http://www.fermareildeclino.it/articolo/il-gioco-delle-3-carte | Vai al blog di Alexsandra Panama!