16/11/2013 – Niente da fare, gran parte della politica italiana non riuscirà mai a capire quantointernet sia fondamentale per un movimento politico. Prendete il caso del “Nuovo Centrodestra” il nome che, a giudicare dai tweet di Formigoni e dalle dichiarazioni, è stato scelto dall’ala governativa dell’ormai defunto Pdl per scindersi da Forza Italia.
Angelino Alfano e soci pare infatti non si siano neppure degnati di fare una ricerca su Google o di digitare il nome scelto per i loro gruppi sulla barra degli indirizzi del browser. Sì, perché avrebbero scoperto che il dominio nuovocentrodestra.it è già occupato da un’altra formazione politica con tanto di marchio e logo. La pagina in questione risulta infatti essere stata registrata lo scorso marzo da tale Adriano Biason che, dalle informazioni disponibili online, dichiara di aver votato all’ultima tornata elettorale per Fare per fermare il declino (il movimento di Oscar Giannino).
Lasciando da parte il fatto che Alfano e soci dovranno pagare Biason per farsi dare il dominio (a meno che non optino per altre soluzioni meno eleganti e più economiche), più divertente è navigare tra le pagine del sito per leggerne aspirazioni e programmi. Alla voce “progetto” si legge:
“L’idea è quella di mettere in piedi un nuovo centro destra che faccia riferimento ai principi del Partito Popolare Europeo. Questo progetto è alternativo al pdl e non nasce da quest’ultimo ma da gente che nemmeno lo ha mai votato. Il pdl è un partito che sta morendo e Nuovo Centro Destra vorrebbe essere la futura scelta degli italiani di centrodestra. Partecipate”.
O ancora, nel programma:
“Non abbiamo ancora un programma tutto nostro ma troviamo nel programma presentato da Fermare il Declino un programma ideale per un partito di centrodestra”
In questo momento esiste quindi un sito chiamato come uno dei partiti di governo che, neppure troppo velatamente, disprezza non solo gli esponenti, ma anche gli elettori del Pdl. E al posto del programma copia e incolla quello di un altro partito. Alfano inizia subito col piede sbagliato.
Autore: Mauro Munafò | Fonte: munafo.blogautore.espresso.repubblica.it