25/06/2014 – Anche per chi – come me – il calcio è solo un irritante fenomeno sociale che fa tornare alla mente alcuni tra gli scritti più severi di Le Bon (Gustave, non Simon) è difficile rimanere estranei allo psicodramma patriottico che inevitabilmente si apre ogni volta che gioca la nazionale.
In un Paese civile, l’amor di Patria si dovrebbe manifestare attraverso il virtuoso dispiegarsi di virtù civiche (rispetto delle leggi, fedeltà fiscale, spirito comunitario), ma noi non siamo civili, siamo solo straordinari. E dunque la nostra permanente anarchia, la nostra strutturale apolidia viene solo periodicamente interrotta da grotteschi scoppi nazionalistici, caratterizzati dall’ostensione di bandiere, canti dell’Inno di Mameli tutti in piedi, trepidanti preghiere alla Patria…
Insomma, dicevo che anche se non si seguono le partite e non si è particolarmente interessati ai mondiali di calcio è difficile, quasi impossibile, non essere al corrente di quanto accade, visto che stampa e tv non parlano d’altro… Sarebbe un po’ come pretendere di non voler sapere nulla della I Guerra Mondiale perché si è pacifisti e trovarsi a vivere nel maggio del 1915. E quindi, pure io so quanto basta, pur non avendo visto un solo minuto di partita… quindi, vediamo se ho capito:
- I mondiali sono iniziati bene e poi andati sempre peggio
- Contro l’Uruguay bastava un pareggio e invece si è avuta una sconfitta
- Chi gioca per pareggiare finisce sempre per perdere (questo lo sapevo pure io!)
- L’Italia è apparsa pigra, senza idee, senza senso di responsabilità, orgoglio e coraggio
- I calciatori sono irresponsabili, fannulloni, impreparati, viziati e capricciosi e il simbolo di tutto questo è Mario Balotelli.
Oggi le pagine dei quotidiani, i titoli dei notiziari e il web sono pieni di livore contro Balotelli, eretto a simbolo della sconfitta, l’Uomo Nero che ha distrutto la Patria, con il proprio narcisismo, i propri scazzi, la propria testardaggine. E quindi? dove sta il problema? non è esattamente questo il calcio che avete voluto e coccolato per anni, Signori Tifosi?
Nel nostro Paese, al mondo del calcio si concedono cose che non si concedono in nessun altro contesto… Ricordo solo io che alla Lazio di Lotito venne concesso un quarto di secolo (!…!!…!!!) per sanare i propri debiti da quello stesso sistema fiscale che – invece – non ha nessuna remora quando si tratta di garrottare il piccolo imprenditore o la famiglia che non riesce a pagar le multe? Ricordo solo io che quando c’è campionato, quasi ogni domenica la delinquenza organizzata devasta nella più totale impunità treni e autogrill?Ricordo solo io che non passa praticamente stagione senza che non emerga uno squallido giro di truffe e partite truccate, in un continuo magnamagna tra arbitri, dirigenti, giocatori e criminalità organizzata? Ricordo solo io che Buffon – tanto lodato perché ieri ha fatto la predichetta sull’Etica del Lavoro e del Sacrificio – si giocava 2.000.000 di € l’anno in scommesse? Ricordo solo io la superficialità e la vuotezza di un Mondo fatto di ragazzotti tatuati e semianalfabeti ricoperti di milioni, troiettine, giornalisti compiacenti, politici in cerca di consenso e soldi facili? Ricordo solo io che in uno stadio pieno di politici da fiera intenti a fare la passerella (tra i quali il presidente del Consiglio e alcuni ministri) la responsabilità dell’ordine pubblico è stata delegata a Genny o’Carogna, un delinquente che dovrebbe marcire in carcere e che invece in quel contesto conta più del premier? Ascoltato e riverito da quelle forze dell’ordine che manganellano senza pietà gli studenti nei cortei e poi prendono ordini da uno che inneggia con la maglietta all’assassino di un loro collega? E un mondo così, come mai potrebbe produrre rigore, serietà, etica, spirito sportivo, onestà e impegno?
Pertanto, Signori Tifosi, non dovete prendervela con Balotelli, anzi. Dovreste proporre la sua nomina a Senatore a Vita anche se non ha i requisiti previsti dalla Costituzione (la quale – si sa – è solo un impiccio). Perché Balotelli rappresenta perfettamente il calcio che voi avete voluto e tanto amate… E’ inutile oggi riempirsi la bocca di parole come “responsabilità”, “valore”, “sacrificio”, “onore”… sono parole straniere, sono parole che con il calcio non centrano per nulla…
Signori Tifosi, su la testa e un po’ di orgoglio. Questo è il calcio che avete costruito e questi sono i Mondiali che vi meritate!
Autore: Marco Cucchini (C) Poli@rchia