02/09/2014 – Vuole mostrare i risultati del governo giorno dopo giorno, coinvolgendo i cittadini. Peccato che non esista una sezione dedicata allo scambio di opinioni.
Matteo Renzi riparte anche dal web. Il presidente del Consiglio ha aperto il mese di settembre, tradizionalmente identificato nei nostri confini come ritorno all’operosità, con la presentazione del portale passodopopasso.italia.it. Il battibecco alla crema e al limonecon l’Economist e lo slittamento della riforma della scuolafanno parte di una pagina girata con la proverbiale convinzione: “Nel momento in cui siamo accusati di annuncite rispondiamo con un calendario, di mille giorni, con tutte le proposte e una data di scadenza precisa”, ha annunciato il premier durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. La calendarizzazione degli interventi vera e propria arriverà e sarà ufficializzata a fine mese in Parlamento. “Ci giudicherete nel 2017”, ha aggiunto cedendo alla tentazione del countdown. E giocando ancora una volta con termini anglofoni e tipici del digitale.
Per il rottamatore il tempo, anche se un po’ più dilatato rispetto all’approccio della vigilia, continua a essere un fattore chiave: “È stato l’elemento che ha consentito in questi mesi di superare tante resistenze”. Mesi in cui, ha aggiunto il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, il numero di decreti attuativi è passato da 889 a 528. I prossimi passi saranno il ddl delega sullavoro, pezzo del puzzle del sospirato Jobs Act attualmente in discussione in Parlamento e che dovrebbe essere approvato entro l’anno, e la proposta sulla scuola, attesa mercoledì. Il sitopassodopopasso.italia.it, sottodominio di Italia.it, sarà il luogo dedicato al racconto “dell’evoluzione dell’attività parlamentare”. Già da domani, ha anticipato il premier, vedremo “tutte le iniziative sull’agricoltura collegate all’Expo e all’export, mercoledì conterrà il percorso della riforma sulla scuola”.
Oggi la piattaforma realizzata dall’agenzia di comunicazioneProforma raggruppa i (pochi) contenuti disponibili in 5 aree: Mille giorni, Passo dopo passo, News, Infografiche e Video. Non vengono esplicitate le singole scadenze, operazione che darebbe modo ai cittadini di tenere il dito premuto sul polso della situazione (su Valigia Blu c’è un chiaro riassunto), ma solo elencati in Passo dopo passo i risultati ottenuti: l’ultimo post al momento riporta brevemente i dati Istat sull’occupazione, senzalinkare la fonte originale, mentre i precedenti danno unarappresentazione grafica molto chiara e gradevole ma un po’ sommaria di decreti e riforme approvati o in cantiere. Per risalire ai testi veri e propri bisogna scorrere a fondo pagina e notare il piccolo link consigliato per approfondire: non si può cliccare e va digitato sul browser (perché?).
Il tutto si può condividere su Facebook e Twitter cliccando sugli appositi collegamenti e c’è anche, piccola chicca, un rimando diretto all’hashtag Facebook #millegiorni. Facebook e non Twitter, andando a intercettare gli italiani sulla loro piattaforma preferita. Le notizie elencate per ora sono quattro, riprendendo i risultati ottenuti o gli obiettivi fissati. Una selezione che per ora sembra orientata a mostrare esclusivamente quanto di positivoaccade a Palazzo Chigi e in conseguenza dell’attività dello stesso. La sezione Video è vuota. Anzi, erroneamente c’è il collegamento a un’infografica. E le infografiche, come fa notare Vincenzo Cosenza di Blogmeter, sono sostanzialmente grafiche: “Sono testi con a fianco un’icona, quando si parla di infografiche o data visualization si sottointende precedente un lavoro sui dati”.
Un po’ poco, insomma, vista la presentazione odierna in pompa magna. Il vero tallone d’Achille però è un altro: l’assenza di una sezione dedicata al rapporto diretto con i cittadini. Anche perché Renzi ha parlato di “uno spazio di coinvolgimento”, dove “ciascuno potrà giudicare e criticare”. Per ora c’è solo un indirizzo e-mail. Il direttore creativo di Proforma Giovanni Sasso spiega a Wired.it come si tratti di una versione beta e di un lavoro sostanzialmente in fieri. “Faremo un po’ di test e il rapporto con i cittadini è sicuramente un aspetto importante, anche se bisogna sempre capire a che livello”, prosegue. Non è invece previsto l’inserimento delle scadenze: “Il sito nasce per raccontare l’azione del Governo giorno dopo giorno”.
Se non fosse il 1°, diremmo quindi rimandati a settembre, insomma, in attesa di un po’ più di sostanza. L’auspicio è che uno strumento potenzialmente molto interessante non si riveli solo una versione graficamente più gradevole dell’operazione memoria e futuro di Forza Italia connoveanni.governoberlusconi.it. Il contenitore c’è, adesso va riempito facendo attenzione al labile confine tra comunicazione istituzionale e politica, sia nella forma sia nella sostanza: gli utenti devono capire chiaramente se si trovano al cospetto di una vetrina o di uno strumento di informazione e confronto.
Autore: Martina Pennisi | Fonte: wired.it