15/10/2014 – La politica diventa 2.0. E sbarca in rete. Tanto che sul sito istituzionale della Camera è possibile reperire la prima bozza della Carta dei Diritti Internet.
Si tratta di un lavoro che ha visto in opera parlamentari ed esperti con l’obiettivo di stilare una serie di diritti internet che potesse essere consultata da tutti, una volta pubblicata.
Per il momento si tratta solo di una bozza ma è già disponibile per la consultazione pubblica. Ed è prevista anche una traduzione in diverse lingue per l’uso di altri parlamentari europei.
L’elenco dei principi fondamentali dovrebbe essere proposto in Europa durante il semestre italiano. Molti di questi diritti fanno già parte della Costituzione. Ma la loro differenza sta nel modo di essere applicabili alla rete e venire proposti nei provvedimenti legislativi futuri in materia di Internet.
La Dichiarazione dei Diritti Internet, dunque, nasce anche a supporto dell’idea di base che non esistono confini tra nazioni quando si scrive o opera sul web. Il mondo virtuale, proprio perchè tale, è una fucina di interscambi di comunicazioni ed informazioni. Una volta elaborato questo concetto, il secondo passo è quello di “educare” a Internet. L’utente, infatti, deve capire che online non è tutto concesso perchè c’è la possibilità di rimanere anonimi e, non da ultimo, è inconcepibile compiere azioni che, nel mondo reale, non si compierebbero mai.
In totale sono 14 i punti che verranno pubblicati il 27 ottobre. Esaminiamoli.
1. Riconoscimento e garanzia dei diritti
Anche sul web sono garantiti i diritti fondamentali di ogni persona, nel “pieno rispetto della dignità, della libertà, dell’eguaglianza e della diversità di ogni persona”.
2. Diritto di accesso
Chiunque usi il web ha diritto di accedere a Internet in condizioni di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e aggiornate.
3. Neutralità della rete
L’utente ha il diritto di trasmettere e ricevere dati, senza che questi “subiscano discriminazioni, restrizioni o interferenze in relazione al mittente, ricevente, tipo o contenuto dei dati“.
4. Tutela dei dati personali
Lo spinoso problema della tutela dei dati personali è regolamentato dal punto 4, nel quale si garantisce “il rispetto della sua dignità, identità e riservatezza”.
5. Diritto all’autodeterminazione informativa
Chi usufruisce del web deve poter “accedere ai propri dati, quale che sia il soggetto che li detiene e il luogo dove sono conservati, per chiederne l’integrazione, la rettifica, la cancellazione secondo le modalità previste dalla legge”.
6. Inviolabilità dei sistemi e domicili informatici
Senza previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria, è vietato l’accesso ai dati della persona registrati su diversi dispositivi personali.
7. Trattamenti automatizzati
Nessun atto, provvedimento giudiziario o amministrativo deve incidere sulla persona.
8. Diritto all’identità
Chiunque, secondo il bisogno, ha diritto alla rappresentazione integrale e aggiornata della propria identità in Rete.
9. Anonimato
Si può comunicare elettronicamente “in forma anonima per esercitare le libertà civili e politiche senza subire discriminazioni o censure”. Limitazioni che possono riviste nel caso di discriminazioni che richiedano l’identificazione dell’utente.
10. Diritto all’oblio
“Ogni persona ha diritto di ottenere la cancellazione dagli indici dei motori di ricerca dei dati”. Ciò non limita, però, la condizione di ricerca informazioni del pubblico.
11. Diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme
Chi si occupa della gestione delle piattaforme digitali è tenuto “a comportarsi con lealtà e correttezza nei confronti di utenti, fornitori e concorrenti“. L’utente, quindi, deve essere msso nella condizione di essere informato sul mutamento delle condizioni contrattuali.
12. Sicurezza in rete
La sicurezza in Rete è regolata dal punto 12, nel quale si prevede sia garantita attraverso l’integrità delle infrastrutture e la tutela da attacchi esterni.
13. Diritto all’educazione
Chiunque deve avere diritto di “acquisire le capacità necessarie per utilizzare Internet in modo consapevole e attivo“.
14. Criteri per il governo della rete
I diritti previsti dalla DIchiarazione devono essere riconosciuti sia a livello nazionale che internazionale.
Si parla di virtualità, dunque. Ma Internet è realtà vera. Dove non tutto è concesso, ma ora anche regolamentato.
Autore: Federica Vitale | Fonte: nextme.it