Dilloalpolitico: un social network per avvicinare i cittadini alla politica

Dilloalpolitico: un social network per avvicinare i cittadini alla politica

13/01/2015 – Chi legge il titolo di questo articolo potrà pensare a una specie di «mission impossible» ed effettivamenteriavvicinare i cittadini alla politica non è certo cosa semplice. Ma qualcuno – per fortuna – crede ancora che sia possibile e questo qualcuno è un giovane alense, Emanuele Debiasi, titolare di un negozio di informatica nel centro storico di Ala.

L’idea nasce da un’esperienza concreta risalente a circa un anno fa: «Cercavo in rete informazioni riguardanti alcuni temi di politica locale che mi interessavano, ma non riuscivo. I siti comunali sono macchinosi e poco intuitivi, quelli dei partitisono ancora peggio: tutte le informazioni sono frammentarie e anche quando si riesce a trovare qualcosa, o è poco chiara o è scritta in un linguaggio troppo complesso». Ed Emanuele Debiasi, lo ricordiamo, è uno che lavora nel campo dell’informatica, è abituato a navigare in internet. «Mi son detto: se io ho queste difficoltà, figurarsi chi non è pratico di computer o di politica». Ma soprattutto, il limite secondo Emanuele Debiasi è che gli strumenti che circolano in rete hanno un tutti un grande handicap: non sono interattivi.

Ed è qui che è balenata l’idea: creare un social network ad hoc, uno spazio virtuale dove si possa non solo trovare i propri rappresentanti locali con facilità, ma anche e soprattutto comunicare con loro. E farlo comodamente da casa, in ogni momento. Allo stesso tempo, come in tutti i social network che si rispettino, le richieste o le proposte che si faranno a questo piuttosto che all’altro politico potranno essere visibili e condivise anche dagli altri utenti, creando dibattito e confronto tra cittadini diversi che hanno in comune gli stessi problemi, portando alla luce le questioni più sentite dalla comunità.

Non un sito di protesta, né di antipolitica e nemmeno un semplice spazio di dibattito tra cittadini: il progetto di Emanuele Debiasi si distingue dalle esperienze testé citate perché mette al centro i politici, protagonisti della politica istituzionale, chiamati a rispondere e a dialogare con i cittadini. E il nome scelto è, infatti, dilloalpolitico.it.

Il sito web è già pronto e aprirà ufficialmente il 15 gennaio. Per il momento il progetto parte con Ala, poi verranno aggiunti via via i comuni limitrofi. «Si parte dalla politica locale, per approdare poi a quella provinciale e – perché no? – anche a quella nazionale. In ogni caso, gli utenti di qualsiasi comune italiano non attivo, potranno inviarci una richiesta di attivazione», spiega Emanuele Debiasi. I politici di Ala hanno accolto con curiosità e disponibilità la proposta, aderendo interamente. Ciascun consigliere e amministratore del comune avrà il proprio profilo, con una breve presentazione e indicato chiaramente il partito di appartenenza. I cittadini, dal canto loro, potranno registrarsi al sito e, una volta attivato il proprio account, rivolgere domande e proposte, indicando il politico (o i politici) a cui sono destinate. «Non ci sarà anonimato: ogni utente se vuole fare una domanda, deve esporsi. Non sarà uno spazio di critica fine a se stessa, va da sé che a un politico si potranno fare anche i complimenti. Ci sarà moderazione ma in ogni caso il rapporto tra cittadino e politico rimarrà diretto».

Ogni questione sarà collegata a un argomento e inserita in una precisa categoria: potrà essere cercata anche a distanza di tempo e anche «votata» dagli altri utenti. Il «punteggio» in questo caso darà importanza alla tematica. Le domande più votate verranno inviate direttamente al politico o ai politici interessati, che potranno rispondere. «Lo scopo principale è quello di fare chiarezza e aumentare la partecipazione, soprattutto dei giovani, che stentano a confrontarsi con la sintassi della politica tradizionale – conclude Emanuele Debiasi –. E colmare, almeno un po’, la distanza tra cittadini e politica, anche a livello locale, rendendo quest’ultima, spesso osticae complicata, semplice e accessibile».

Fonte: ilfatto24ore.it | Autore: Giada Vicenzi

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