McAfee a Wired Italia sulla candidatura alle presidenziali Usa: “Voglio difendere la privacy”

McAfee a Wired Italia sulla candidatura alle presidenziali Usa: “Voglio difendere la privacy”

L’eccentrico miliardario esperto di sicurezza informatica ha deciso di presentarsi alle presidenziali 2016. Ecco le sue prime parole a Wired Italia.

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Martedì 8 settembre, notte fonda. Tutto parte da una crocchetta indigesta. Quando non digerisce, il mio cane ha la brutta abitudine di costringermi a stare sveglio per fargli compagnia. E così, tra un’occhiata agli Us Open e uno sguardo a Facebook mi capita sott’occhio la notizia bomba. Arriva sotto forma di un post col faccione di John McAfee. È un sito che riporta anche una frase di George Washington: “Guard against impostures of pretended patriotism“. È una  parte della lettera – messaggio agli americani dell’ex presidente degli Stati Uniti, il famoso Washington’s Farewell Address del 1796. In un primo momento penso pubblicizzi qualche novità per la difesa della privacy, argomento su cui John sta concentrando i suoi sforzi conFuture Tense Central, invece quando clicco su “Vote” mi trovo di fronte le istruzioni elettorali e una lista dei paesi degli Stati Uniti. L’aveva fatto: aveva deciso di correre per le presidenziali Usa. Era partita l’ennesima avventura del vulcanico tycoon dell’informatica, o come ama descriversi, “eccentrico milionario“. La notizia di una sua possibile era già nell’aria, ma John ha deciso di sciogliere le riserve soltanto ieri. Intanto ha creato un sito per sostenitori e donazioni.

Il video dell’annuncio ufficiale di John McAfee

Inizio a fare un giro di chiamate per capirci qualcosa di più. “It’s gonna be a wild ride”, mi dice uno dello staff. Quello è sicuro, visto il personaggio. Lo contatto per complimentarmi e avere qualche dichiarazione. Nonostante immagino sia parecchio indaffarato, trova il tempo per rispondermi.

Ciao John, complimenti e in bocca al lupo. Quando hai preso questa decisione?

“In realtà è un po’ che ci penso. I miei amici e i miei fan mi hanno esortato a farlo per più di sei mesi. Alla fine ho deciso di accettare”.

Cosa ti ha convinto e cosa pensi di garantire agli americani?

“Il nostro governo è in gran parte analfabeta di tecnologia informatica e questa è il fondamento della nostra società attuale. I computer controllano tutto, dalla comunicazione al nostro armamento militare. Il fatto è che l’ufficio del personale del governo degli Stati Uniti è stato violato e sono stati presi file critici su ogni dipendente. Questo dimostra che il governo è incompetente dal punto di vista della sicurezza informatica e ho intenzione di cambiare questo andazzo”.

Quale sarà il punto centrale del tuo programma?

“Dobbiamo difendere la nostra privacy. Ogni agenzia segreta del governo spia cittadini americani. Questo deve finire. E farò in modo che finirà”.

La privacy è un argomento scottante di questi tempi, dopo gli ultimi attacchi a Hacking Team e Ashley Madison e sopratutto quella governativa citata da John. E lui, uno dei massimi esperti nel campo, aveva già parlato di una cyber war in corso e preannunciato che questo potrebbe essere soltanto l’inizio. Un personaggio forse controverso ma che ha cercato sempre di difendere le proprie idee, non ha peli sulla lingua  e non ha paura di schierarsi contro il governo quando pensa di essere nel giusto. La libertà è al centro della sua vita e del suo pensiero. Basterà questo per garantirgli una solida base di voti? Gli americani saranno capaci di andare oltre le apparenze e i trascorsi recenti?  Si vedrà. Quello che è certo è che negli Usa, a proposito dieccentrici milionari, sta già facendo parlare parecchio di sé Donald Trump per le sue dichiarazioni. Ora ha trovato pane per i suoi denti.

In bocca al lupo John, it’s gonna be a wild ride.

Fonte: wired.it | Autore: Marco Romandini

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