Il nord-est ha una percezione positiva dell’immigrazione. E’ questo quanto emerge da un sondaggio condotto da Demos per Il Gazzettino e rivolto ai cittadini di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
La percentuale di coloro che ritengono gli immigrati un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza delle persone è pari al 33%. Molto più alta (67%, praticamente 2/3 del campione interpellato) invece quella di coloro che considerano i rischi scarsi o addirittura (1/4 dell’intero campione) inesistenti.
Maggiore contrapposizione emerge invece sul piano culturale. Per quanto riguarda infatti la concezione della presenza degli immigrati quale incentivo ad una maggiore apertura culturale, il campione è praticamente spaccato a metà. Il 49% considera infatti la loro presenza come un incentivo all’apertura culturale, mentre il 51% ha un’opinione contraria, con un 18% di intervistati che non vede alcun vantaggio sul piano culturale.
Come sottolineato da Demos, una maggiore positività rispetto alla presenza degli immigrati si riscontra tra i cittadini che hanno meno di 35 anni (66% tra gli under 25 e 60% tra i 25-34 enni) e tra quelli con un alto livello di istruzione (60%).
Favorevoli anche coloro che – dal punto di vista religioso – si ritengono non praticanti o saltuariamente praticanti (rispettivamente al 54 e al 53%), mentre sul versante delle professioni le opinioni più positive arrivano da studenti (70%), liberi professionisti (65%), impiegati (58%) e disoccupati (54%). Sul piano politico, invece, sono soprattutto gli elettori PD (53%) e M5S (56%) a vedere il lato positivo dell’immigrazione sul piano dell’apertura culturale.