Parlamento Europeo, il numero di membri e la divisione tra paesi

Parlamento Europeo, il numero di membri e la divisione tra paesi

Sono passati quasi 2 anni dalle ultime elezioni dell’europarlamento. L’Italia contribuisce con 73 rappresentanti, uno in meno della Francia e 23 in meno della Germania. Vediamo i numeri e le regole per formare uno degli organi principali della democrazia europea.

Nel maggio del 2014 è iniziata l’ottava legislatura del parlamento europeo. Le prime elezioni si sono tenute nel 1979, ma da allora molte cose sono cambiate. Al tempo gli stati membri della comunità europea erano solo 9 (tra cui l’Italia) e i seggi 410. Negli anni i numeri sono cresciuti, e durante l’ultima tornata il totale dei seggi è salito a 751, divisi fra gli attuali 28 stati membri. Alle 8 elezioni ordinarie vanno aggiunte le cosiddette elezioni straordinarie, quando i singoli paesi che si sono aggiunti in corso di legislatura hanno dovuto selezionare i rappresentati da mandare al parlamento europeo. Ultimo esempio in ordine di tempo quello della Croazia, che nel 2013 è diventato il 28° stato membro dell’unione.

Il numero di deputati per ogni paese è proporzionale alla popolazione di ciascuno di essi, con l’unica regola che non possono essere meno di 6 o più di 96. Attualmente i membri dell’Italia sono 73, gli stessi del Regno Unito, uno in meno della Francia, e 23 in meno rispetto alla Germania.

I gruppi parlamentari non sono organizzati in base alla nazionalità, ma in base allo schieramento, come è giusto che sia. Ma il peso dei gruppi nel parlamento “continentale” è comunque influenzato dalla situazione politica nei singoli stati (i partiti che localmente ottengono più consensi hanno anche più europarlamentari).

Per creare un gruppo servono 25 deputati, che devono rappresentare almeno un quarto degli stati membri. I deputati sono divisi in 20 commissioni, 2 sottocommissioni e una commissione speciale.

In seguito alle elezioni tenute quasi 2 anni fa, il gruppo parlamentare con più membri è quello del Partito popolare europeo (di cui in Italia fanno parte Forza Italia, Nuovo centrodestra, Unione di centro e Sudtiroler Volkspartei), che non a caso ha ottenuto la nomina di Jean-Claude Juncker a presidente della commissione europea. Subito dietro, l’Alleanza progressista dei socialista e dei democratici (ex Pse, e di cui fa parte il Partito democratico), guidata durante le ultime elezioni da Martin Schulz.

Gli altri partiti italiani attualmente rappresentati nel parlamento europeo sono: Conservatori e riformisti, Movimento 5 stelle, Lega nord e Lista Tsipras-L’altra Europa.

Fonte: OPENBLOG NEWSLETTER

 

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