Ragioni di opportunità non consentono di scrivere per filo e per segno cosa dovrebbe fare il leader della Lega, ma è indubbio che quest’estate l’aspirante numero uno di un centro destra unificato in compagnia di Giovanni Toti, Renato Brunetta e Giorgia Meloni non ne abbia azzeccata una. A meno che tutto non risponda a una strategia delle figuracce.
Nell’arco di poche settimane, Salvini si è contraddistinto per uscite che hanno suscitato polemiche senza produrre per lui alcun vantaggio. E siccome la comunicazione porta al consenso sulla base della credibilità e della reputazione (se si preferisce, della stima), questi tre mesi di strategia delle figuracce hanno solamente danneggiato un uomo politico che pure aveva saputo rilanciare il suo movimento politico e colmare un vuoto rappresentato dal progressivo disimpegno politico di Berlusconi e dallo sbandamento leghista.
Ripercorriamo sinteticamente le tappe estive salviniane più ‘significative’: ha paragonato una bambola gonfiabile alla presidente della Camera, Laura Boldrini, producendo a favore di una carica istituzionale che non gode di larghissima popolarità nel Paese un moto di istintiva solidarietà, mentre per Salvini sono giunte prevedibili accuse di sessismo. Ha poi condiviso dal “Papeete” di Milano Marittima una foto in compagnia del governatore della Liguria, Giovanni Toti, mentre lui e una bella ragazza in costume da bagno mostravano la lingua. Non proprio lo stile di uno statista, senza bisogno di scomodare De Gasperi, e non proprio quel che il clima attuale nel Paese si attende dalla politica, ovvero serietà, rigore, sobrietà. Infine, la brutta figura sul tormentone estivo – la canzone “Andiamo a comandare” – con tanto di stroncatura dell’autore, il rapper Rovazzi. Il video mostra bene come non ci sia nulla di spontaneo e di casuale nel balletto inscenato nell’ambito di una delle feste leghiste: Salvini ha ‘cammellato’ un gruppo di ragazzi per il ballo di gruppo e l’effetto è assai poco edificante, ma soprattutto non aggiunge nulla alla figura di Salvini che, anzi, finisce con l’essere danneggiata dal commento tranchant di Rovazzi: “Credevo di aver visto tutto nella vita, sbagliavo”.
Il suggerimento per Salvini, visto anche l’emergere della figura autorevole di Stefano Parisi, è di cambiare passo per questo autunno.
Fonte: Huffingtonpost.it | Autore: Andrea Camaiora | La sua Pagina su HP