Secondo alcune pubblicazioni che vanno oramai per la maggiore, almeno in questi ultimi mesi, è un luogo comune identificare la Rete, e i social media in particolare, come una agorà negativa, in cui a regnare sono troll, fake news, e hater. Ma è veramente così, almeno in Italia? Per cercare di capire un po’ meglio questo fenomeno, abbiamo deciso di analizzare, attraverso la piattaforma Voices Analytics circa 80 milioni di tweet georeferenziati nelle 110 province italiane e pubblicati nella seconda metà del 2016. L’obiettivo, in occasione del recente convegno di Trieste Parole Ostili, era quello di identificare, mappare e poi analizzare la relativa rabbia degli italiani. L’analisi si è sviluppata in due fasi: al primo stadio un sotto-insieme di post è stato codificato manualmente. Tale passaggio è fondamentale per comprendere appieno il linguaggio utilizzato per esprimere un certo contenuto emotivo in un testo. Nel secondo stadio, l’algoritmo iSa (integrated Sentiment Analysis), estende all’intero universo dei tweet quanto appreso nella fase di codifica umana.