Dopo l’Olanda, si guarda alla Francia come campo in cui si giocherà la prossima sfida elettorale. La questione è molto calda perché i consensi del Front National, il partito guidato da Marine Le Pen, preoccupano (non poco) i liberali e, in generale, il mondo degli europeisti. Oltre alle simpatie per l’estrema destra, i nazionalisti invocano il ritorno a una moneta francese (leggasi: uscita dall’Euro) e, se possibile, anche il ritorno a una piena sovranità politica del Paese (leggasi: uscita dalla Ue). È evidente che, senza Parigi, l’Unione Europea avrebbe poco senso di esistere (anche perché una delle sue sedi si trova a Strasburgo).
Contro di loro sale, nei sondaggi, il partito di Emmanuel Macron, che invece ha una visione opposta. Non meno Europa, ma più europa. Anzi, i criteri di Maastricht vanno superati, il piano di Juncker va superato. I Paesi dell’eurozona devono avere un Consiglio proprio, per discutere le tematiche relative alla propria moneta. Insomma, un’altra Francia.
Le differenze non finiscono qui. La Le Pen vorrebbe misure più dure per la parità salariale tra uomini e donne, e una politica del congedo di paternità più equa. Macron sulla questione non propone nulla, o quasi. Sono scelte di priorità.
E intanto gli altri cosa dicono? Quali proposte presentano i vari Hamon, Fillon (sempre che riesca a continuare la sua corsa) Mélénchon, Artaud, e così via?
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Per saperlo basta utilizzare questa simpatica infografica interattiva del Parisien. È in francese (come è ovvio) ma presenta le idee di ogni candidato su Economia, Società, Ambiente, Sicurezza, Istituzioni, Europa, Politica Internazionale e Tempo Libero. Si può sapere cosa dice Nathalie Artaud sulla cannabis, ad esempio (nulla), o le idee di Mélénchon sulle tasse ambientali (inserire un pagamento chilometrico alle frontiere: più i prodotti vengono da lontano, più saranno tassati). Poche righe, giusto per farsi un’idea. E seguire le prossime elezioni francesi con uno spirito più informato.
Fonte: linkiesta.it