Anno: 2018

Astensionismo, perché non vota il “partito del non voto”

Dagli anni Settanta in poi la china appare irreversibile. Eppure prima la partecipazione era bulgara. Oggi da una larga fetta della popolazione non arriva alcun sussulto: non la protesta ma l’indifferenza. Per quanto, alla fine, gli italiani alle politiche nazionali ci vadano (nel 2013 votò il 75,19% degli aventi diritto), per il prossimo 4 marzo i sondaggi non lasciano ben sperare. E […]

La politica come marketing. Cosa ci dicono i loghi dei partiti per il voto del 4 marzo

Alla fine, questi grovigli di segni su cui il 4 marzo dovremo mettere una croce, li hanno consegnati. Li chiamiamo con nomi vari: loghi, simboli, marchi. C’è una grande confusione persino sulla nomenclatura in questo territorio paradossalmente ancora poco certo della comunicazione. Eppure i loghi ci serviranno per orizzontarci nelle schede e intanto servono ai […]

Gli utenti Facebook diranno se le testate sono attendibili

“Nel mondo oggi c’è molto sensazionalismo, molta disinformazione e molta polarizzazione. I social media permettono alle persone di diffondere informazioni più velocemente che mai e se non ci occupiamo di questi problemi finiremo con l’amplificarli”. È il passaggio più significativo del post con cui Mark Zuckerberg annuncia che Facebook, per contenere il fenomeno delle fake news, ha […]

Elezioni 2018, quando il voto è come un like

Anche se le notizie sono poche, il rumore molto e gli effetti pratici finali (leggi: voti) da verificare, i partiti spingono fino in fondo il pedale dei social network. E nella prima campagna elettorale integralmente social oriented, nessuno è convinto che si possa vincere attraverso i social, ma tutti pensano che senza le grandi «discussioni» su Facebook o Instagram si possa perdere o per […]