Le elezioni parlamentari europee, che si terranno dal 23 al 26 maggio, sono oramai alle porte e tra i social network già da tempo sono iniziate a girare false notizie che rischiano di far aumentare la disinformazione tra gli elettori.
Per far fronte a questo problema Facebook ha deciso di allestire una war room nella sede di Dublino, simile a quella precedentemente creata per fronteggiare la disinformazione durante le elezioni di metà mandato negliStati Uniti nel 2018.
The Guardian riporta che il personale è composto da circa 40 impiegati, che sono madrelingua di una delle 24 lingue ufficiali parlate nell’Unione europea.
Il compito della squadra è quello di controllare il traffico delle fake newsoperando contro gli account falsi che le condividono. Richard Allan, vice presidente della società per le politiche pubbliche, ha dichiarato che Facebook ha rilevato 2,8 miliardi di account falsi tra ottobre 2017 e novembre 2018.
Oltre agli account creati appositamente per diffondere la disinformazione vi sono, però, account reali che costantemente condividono notizie false, senza curarsi di controllarne la veridicità, contribuendo così alla diffusione di disinformazione o promuovendo discorsi di incitamento all’odio.
Il compito della war room sarà anche quello di monitorare questi profili per tentare di arginare la diffusione delle fake news.
Il New York Times spiega che, a seconda della lingua o del paese, un impiegato della war room analizzerà i post condivisi su Facebook e, dopo un’attenta analisi, deciderà se eliminare il post oppure mantenerlo. Se il post sarà identificato come eliminabile, verrà sottoposto a un’ulteriore verifica da un altro impiegato che ne constaterà l’effettiva violazione delle norme del social network, eliminandolo definitivamente. In alcuni casi l’eliminazione potrebbe portare addirittura al blocco del profilo che lo ha postato.
Il centro operativo nella sede di Dublino sarà operativo fin dopo il voto di fine mese. Successivamente Facebook attuerà la stessa procedura che ha utilizzato con la war room statunitense, riducendone il personale ma mantenendola attiva. L’obiettivo nel tempo, ha affermato Nathaniel Gleicher capo della cybesicurezza di Facebook, è “rendere la piattaforma molto più resistente al tipo di manipolazione che stanno tentando di utilizzare”.
Fonte: Wired | Autore: Gabriele Porro