Il dibattito Obama-Romney in 10 punti

Il dibattito Obama-Romney in 10 punti

17/10/2012 – Desideriamo pubblicare qui sotto parte di un ampio ed interessante articolo di analisi di Francesco Costa (de IlPost.it) relativo all’ultimo faccia a faccia Obama – Romney di questa notte.

Barack Obama e Mitt Romney si sono confrontati ieri sera – stanotte in Italia – nel loro secondo dibattito televisivo di questa campagna elettorale. Il dibattito si è tenuto alla Hofstra University, nello stato di New York, e aveva un formato diverso dagli altri, il cosiddetto town hall meeting: i candidati si trovavano al centro di una specie di anfiteatro e hanno risposto alle domande del pubblico, selezionato da Gallup su un campione di elettori indecisi. A detta della gran parte degli osservatori e degli analisti il dibattito è stato vinto da Obama, apparso molto più efficace, aggressivo e convincente rispetto al primo confronto con Romney. Anche i primi sondaggi effettuati dopo la fine del dibattito attribuiscono migliori risultati a Obama.

1. Obama all’attacco
Il presidente degli Stati Uniti, che nel primo confronto era sembrato reticente rispetto ad attaccare direttamente il suo avversario, stavolta non ha tentennato. Già nella prima risposta alla prima domanda, fatta da uno studente universitario preoccupato per il suo futuro, Obama ha accusato Romney di non essere in grado di rilanciare il settore manifatturiero rinfacciandogli le posizioni sull’industria dell’auto. Subito dopo la replica di Romney, Obama ha continuato:

«Romney dice di avere un piano in cinque punti. Romney non ha un piano in cinque punti: ha un piano in un punto. E il piano è: far sì che chi sta meglio giochi con regole diverse da quelle che valgono per tutti gli altri»

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=V6J2Wjdz0IY]

2. Saltano le regole del confronto
Il clima acceso del dibattito è testimoniato anche dal fatto che in un paio di passaggi le regole che erano state concordate dai due comitati elettorali sono saltate del tutto. Discutendo di politiche energetiche a un certo punto Obama e Romney sono arrivati a confrontarsi praticamente faccia a faccia, interrompendosi e interloquendo direttamente, cosa che stando alle regole non sarebbe dovuta accadere.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=jzpFl8tXj7s]

3. Le tasse
Obama ha dato sulle tasse alcune tra le sue migliori risposte del confronto. Ha ricordato le contraddizioni di Romney riguardo i suoi progetti di tagli fiscali ai ricchi e lo ha accusato di non fornire i dettagli delle sue proposte perché irrealizzabili (la cosa da ieri viene presa in giro dai democratici online con questo divertente sito).

«Romney è stato un imprenditore di grande successo. Se qualcuno venisse da lei, governatore, con un piano che dice “Ecco, vorrei prendere in prestito sette o otto miliardi di dollari, posso restituirglieli ma per adesso non posso dirle come, magari glielo dico dopo le elezioni”, beh, io dico che non avrebbe accettato una proposta così approssimativa. E non dovreste farlo nemmeno voi cittadini»

L’articolo continua qui | Fonte: ilpost.it | Autore: Francesco Costa

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