01/11/2012 – E dopo la Sicilia, il Movimento Cinque Stelle spera nell’effetto traino, in vista delle prossime consultazioni elettorali. Lombardia in primis, dove secondo quanto annunciato mercoledì dal ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, si potrebbe andare al voto il 27 gennaio. E dove, come in Sicilia, la bufera che ha travolto la giunta potrebbe favorire il voto di malcontento e i candidati grillini.
DEMOCRAZIA LIQUIDA IN AZIONE – In Lombardia il Movimento 5 stelle – che ha attualmente un solo consigliere comunale a Milano, Mattia Calise – sceglierà il suo candidato presidente con le primarie, che dovrebbero tenersi a fine novembre. Un lavoro di selezione che è già iniziato a Bergamo, con un primo incontro per delineare il percorso, e iniziare il lavoro sul programma. E se le proposte, come già fatto in passato proprio a Bergamo e in Sicilia, saranno votate e valutate attraverso la piattaforma di democrazia liquida Liquid Feedback, già si fanno i primi nomi.
Vito Crimi, 37 anni, palermitano trapiantato a Brescia, è stato il candidato per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo alle Regionali 2010. Sfidò Formigoni e Penati (senza risultare eletto). In questi anni ha sempre lavorato nell’ombra, sempre al fianco di Casaleggio e Grillo ed è una delle figure più stimate del Movimento. In realtà lui, per il momento, smentisce ed è prudente e dice di non volersi candidare: «L’obiettivo è vincere. Certo la partita sarà dura, in Lombardia ci sono i poteri forti. E c’è l’Expo, con la mafia che si è spostata al Nord come dice Grillo». Insomma, se Crimi prende tempo all’interno del M5s c’è chi è convinto che sia lui l’uomo giusto. Altro nome che circola è quello di Renato Plati. Nato nel 1972 a Milano, papà di due bambini, candidato Consigliere Comunale alle ultime elezioni, un Master in Marketing e Communication management, ha lavorato come consulente legale per l’ufficio Immigrazione del Comune di Milano, prima come inviato del consiglio Italiano per i Rifugiati , quindi come consulente diretto del Comune.
UN TUFFO NEL LAMBRO? – Tutto deciso dunque?. Nient’affatto. Il dibattito all’interno del movimento è ancora aperto ed è possibile che sulla Lombardia nei prossimi mesi, Grillo decida di puntare molto. Di sicuro, chi non si potrà presentare, secondo le regole dello stesso movimento, è Mattia Calise, giovanissimo consigliere comunale del M5S. Per correre per la Regione dovrebbe rassegnare le dimissioni e questo il movimento non lo permette. E di sicuro c’è anche che i grillini dovranno raccogliere le firme per correre alle elezioni perché‚ la nuova legge elettorale ha tolto l’obbligo di presentarle solo per i partiti già presenti in Regione. Tutti, nell’attesa di veder salire Grillo a Nord. «E chissà che non decida, dopo la traversata dello stretto, di fare un tuffo anche nel Lambro», scherza qualcuno in rete.
«CI PRENDEREMO ROMA» – Ma non c’è solo la Lombardia. Anche in Lazio il M5s è sicuro di poter sfondare, sebbene da sempre il movimento sia meno forte che nelle altre regioni. «A Roma i sondaggi ci danno tra il 13 e il 20 per cento e anche se la forchetta è ampia credo che valiamo quelle percentuali», afferma sentire Salvatore Pirozzi, esponente romano dei grillini. «Tra poco – aggiunge – decideremo le candidature per le comunali a Roma, su cui lavoriamo da tempo. Per le regionali siamo più indietro perch‚ abbiamo iniziato molto più tardi, ma procediamo con lo stesso know-how». E intanto una prima riunione operativa dei portavoce regionali è convocata sabato. La campagna sarà low-cost, come sempre, «l’unica sede è virtuale, sul web, poi ci incontriamo nei locali che ci offrono».
ALL’ASSALTO DELLA LEGA – Il nodo delle candidature è stato sciolto solo a Treviso. Qui il candidato c’è già. Si chiama Alessandro Gnocchi, ha 37 anni, laurea in chimica industriale, e si presenterà alle prossime elezioni amministrative, per cercare di interrompere 20 anni di guida cittadina leghista. I componenti della sua lista, la cui età media è intorno ai 35 anni, saranno invece resi noti nei prossimi giorni. Originario di Milano ma residente a Treviso dall’infanzia, Gnocchi è attualmente funzionario tecnico del dipartimento ecologia ed ambiente della Provincia di Treviso. E da subito si prensenta in maniera più morbida dei suoi colleghi. «Non mi sento condizionato dalle etichette – ha detto Gnocchi, a proposito delle indicazioni nell’uso dei termini inviate dai grillini milanesi alla stampa- perciò, se non potete farne a meno, chiamateci pure grillini».
Fonte: corriere.it | Autore: Marta Serafini | Immagine: beppegrillo.it/movimento/