C’è un effetto Steve Jobs anche sulla politica italiana

C’è un effetto Steve Jobs anche sulla politica italiana

06/11/2012 – L’affermazione elettorale, nelle recenti elezioni in Sicilia, del movimento fondato da Beppe Grillo ha fatto chiaramente emergere l’importanza oggi del web e dei social media per orientare l’opinione pubblica. Non è che i giornali cartacei o la televisione non contino più nulla, come qualcuno si spinge a dire, ma adesso è sicuramente possibile dar vita e ben posizionare una forza politica che non utilizza i media tradizionali per comunicare al suo elettorato. Limitare, però, l’analisi delle nuove tendenze in politica, non soltanto in Italia, al solo modo di trasmettere programmi e idee verso e tra gli elettori non aiuta a cogliere appieno il cambiamento epocale che internet e la rete hanno prodotto negli ultimi 15 anni. Anche il modello di leadership politica, oltre al modello organizzativo del partito, è stato rivoluzionato. Ora un leader politico, che voglia davvero essere vincente e avere una credibilità e una visibilità transfrontaliera, deve saper trasmettere quei valori originali che le leadership imprenditoriali esplose con il web hanno affermato erga omnes e a livello planetario. Gli elettori, a volte anche inconsciamente, cercano, nei candidati premier, delle diverse forze politiche che ne sollecitano il voto, il profilo di persone alla Steve Jobs, capaci di governare con successo organizzazioni complesse e votate a creare ricchezza e sviluppo. Personalità maniacalmente concentrate nello sviluppo della propria attività e altrettanto attente al conseguimento dei risultati promessi. Coraggiosi nel prendere strade rischiose, pur di inseguire la crescita, e altrettanto determinati nell’affrontare le riforme o le ristrutturazioni necessarie per salvaguardare il benessere della maggioranza. Un leader capace di fare battaglie, perché questo oggi la globalizzazione mette in agenda, per assecondare l’innovazione permanente nell’economia e nella società. Leader, soprattutto, capaci di trasmettere energia, tanta energia, alle giovani generazioni, quelle che più delle altre possono aiutare la crescita del pil. Gli elettori hanno osservato questa tipologia di leadership al lavoro nelle imprese e registrato quanto benessere collettivo sono state in grado di produrre migliorando la qualità della vita. È inevitabile che le ricerchino anche tra i candidati alla guida politica di una comunità. Le prossime elezioni saranno sicuramente caratterizzate dalla capacità originale dei nuovi movimenti di sfruttare la Rete per fare politica, ma anche condizionate dalla tipologia di candidati leader in campo. Più un leader sarà percepito simile a Jobs, maggiori saranno le sue possibilità di vittoria.

Fonte: italiaoggi.it | Fonte: Edoardo Narduzzi

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