La Terza fase

La Terza fase

A prescindere da tutto, le campagne elettorali durano un mese, 30 giorni, giorno più, giorno meno. E questi 30 giorni vengono fatalmente distinti in tre fasi diverse ma tra loro collegate. Ci si passa tutti, invariabilmente. Pure io ci sono passato, malgrado tutta la mia presunta scienza e malgrado sapessi che il pericolo stava dietro l’angolo…

Fase 1: l’entusiasmo (giorni 1 – 10). Il candidato sente che sta per iniziare una nuova avventura, la sua agenda è piena di scadenze e cose da fare, è tonico, ottimista, sostiene che “siamo una bella squadra” e sotto sotto crede che “gli altri sono stronzi”…sa che sta facendo le scelte giuste, gli slogan sono quelli giusti, le foto sono venute bene e il tipografo ci farà un buon prezzo.

Fase 2: la depressione (giorni 11 – 20). Per il candidato non tutto va come dovrebbe andare. Nel partito o nella lista ci si fa dispetti, i giornali locali non pubblicano quel comunicato che tanto avrebbe interessato gli elettori e messo in difficoltà gli avversari. Il materiale è arrivato in ritardo e non è esattamente come lo si voleva. Ieri si è visto un santino più bello e ascoltato uno slogan più simpatico. “Ah, se solo si fosse fatto quello, se solo si fosse considerato quell’altro, se solo si fosse organizzato l’incontro in quel bar e non in quello dove invece siamo andati e non c’era nessuno…Ormai le cose sono andate così, ma la prossima volta andrà meglio. Se ci sarà una prossima volta…perchè con questi chiari di Luna, con tutto quello che si è speso e con i trucchi squallidi che si sono visti è meglio starsene a casa con moglie e figli, che almeno non si butta via tempo.”

Fase 3: l’ipnosi inconsapevole (giorni 21 – 30). Nell’ultima fase il candidato si rianima. Inizia a voler soprattutto fare il pieno del proprio elettorato di riferimento e quindi si chiude tra i propri “supporter“. E’ quindi circondato da gente che lo rincuora, gli fa i complimenti, gli profetizza facili vittorie. E allora eccolo inconsapevole, che trascura i campanelli d’allarme e si aggrappa a ogni elemento positivo. Che crede a tutti coloro che gli dicono che voteranno lui e solo lui. Che dice a destra e manca che “ormai è fatta”. E avrà un duro risveglio.

Guardo la tv, seguo i comportamenti e ascolto le dichiarazioni di Walter Veltroni e – in Friuli – di Renzo Tondo e capisco che sono in piena fase 3. Avranno un faticosissimo lunedì 14 e per uno dei due mi dispiace…

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