Che cosa può servire nel paese europeo dove non esistono piani regolatori edilizi, dove si costruisce 5 volte più della Francia e 4 volte rispetto alla Germania (in modo non biocompatibile, off course) e dove l’abusivismo edilizio è un sistema di vita? Naturalmente una deregulation totale e assoluta.
E mentre guido da casa all’ufficio osservo pensieroso lo sviluppo edilizio del felice comune di Tavagnacco (da sempre, o quasi, di centrosinistra… ma potrebbe essere di centrodestra che non cambiererebbe nulla): villetta con patio – capannone attaccato a villetta – orticello – rustico con lamiera – villetta senza patio – condominietto – centro commerciale – capannone – villetta con patio incompleto – deposito – strada sterrata – condominietto…
Tavagnacco rappresenta perfettamente il paesaggio urbano italiano di tutto il nord Italia: capannoni, villette malinconiche, cubi residenziali, edifici lasciati a metà, fabbrichette… E parlo del nord Italia perchè – dovessi pensare al sud – dovrei tirar fuori scandali, ecomostri, mafia, cantieri lasciati a metà, autostrade che non vanno da nessuna parte…E via elencando.
Tutto senza logica, senza estetica, senza senso, senza rispetto, senza visione. E ripenso ai deliziosi villaggi perfetti e zuccherosi che ho visto ovunque in Francia, anche fuori dai circuiti turistici e penso: “perchè sono nato italiano?”