11/04/2013 – Su Repubblica di oggi c’è una piccola infografica che mostra come si sarebbero distribuiti i seggi alla Camera se invece che con l’attuale sistema elettorale, il cosiddetto Porcellum, si fosse votato con quello che lo ha preceduto, il cosiddetto Mattarellum. Quel sistema fu approvato nel 1993 e deve il suo soprannome, inventato da Giovanni Sartori, al cognome del suo proponente, l’ex ministro democristiano Sergio Mattarella. Aveva qualche meccanismo complicato ma fondamentalmente assegnava i seggi per tre quarti con il maggioritario su collegi uninominali e per un quarto con il proporzionale (aveva poi uno strano e sbilanciato meccanismo per la tutela dei partiti minori, il famoso “scorporo”).
La simulazione è stata realizzata da due docenti universitari di Roma Tre: ovviamente va presa con le molle, perché un sistema elettorale diverso – soprattutto radicalmente diverso come uno basato sui collegi uninominali – avrebbe dato probabilmente luogo a risultati elettorali almeno leggermente diversi. Però smentisce la tesi, ripetuta da molti, per cui l’attuale ingovernabilità parlamentare e l’impossibilità per il PD di formare un governo si debbano alle peculiarità della legge elettorale in vigore. In realtà, come molti hanno già fatto notare in queste settimane, se tre partiti prendono più o meno un terzo dei voti ciascuno e non vogliono allearsi l’uno con l’altro, pochissimi sistemi elettorali – e al prezzo di significative forzature – garantiscono la creazione di maggioranze stabili. E anzi il Porcellum ha permesso al PD di ottenere alla Camera una maggioranza di seggi sproporzionata rispetto ai voti che ha effettivamente ottenuto.
Fonte: ilpost.it