Ci sono illustri politologi e costituzionalisti che – meglio di me – hanno spiegato con dovizia di dottrina e eleganza di pensiero perché l’Italicum andrebbe preso e buttato nel cestino, senza “se” e senza “ma”. Non ho mai avuto il piacere, però, di leggere una qualche argomentazione di dettaglio volta a spiegare ai cittadini le ragioni per le quali questo sistema elettorale sarebbe da sostenere.
Probabilmente i teorici dell’Italicum sono infastiditi dal pensiero complesso. Amano gli slogan. E allora seguo la stessa strada e in 5 tweet di non più di 140 caratteri (come si conviene) cerco di spiegare le mie ragioni di contrarietà a questa legge dissennata.
Tweet 1. Il premio di maggioranza ha dimostrato di non funzionare. Dal 2006 solo governi instabili, coalizioni finte e compravendita parlamentari.
Tweet 2. No a un Parlamento con una camera interamente nominata e una seconda nominata al 70% con le liste bloccate. Sovranità appartiene al popolo.
Tweet 3. Le leggi elettorali le deve fare il parlamento, non due capibastone chiusi in una stanza con un gioco di ricatti e favori reciproci.
Tweet 4. Ballottaggio e sbarramenti bassi favoriscono polverizzazione partitica al primo turno e astensionismo di massa al secondo.
Tweet 5. A che servono 100 capilista bloccati? in cosa migliorano la qualità della politica e accountability dell’eletto verso gli elettori? A niente.
Ecco, forse con lo strumento dei “140 caratteri” che tanto piace alla gente che piace il perché – a parer mio – la bocciatura totale e senza appello dell’Italicum sarebbe un atto di decenza…
Autore: Marco Cucchini (C)