Mancano 24 (anzi meno) all’apertura dei seggi per le primarie del Partito Democratico. E finalmente capiremmo se si sia trattato di una cosa seria o meno…
Vincerà Veltroni, ovviamente. Ma quanto? 65-70 o 85-90? io spero la prima soluzione, un partito nuovo deve certo essere coeso, ma per essere democratico “sul serio” bisogna pure che sia plurale “sul serio” cosa difficile con una percentuale di voti troppo superiore all’80%. Insomma, in una democrazia non basta il consenso (quello lo avevano anche Mussolini e Stalin), ma serve pure una opposizione. Come diceva – un po’ razzisticamente – Winston Churchill tanti anni fa “anche gli Zulu hanno un capo, ma solo noi abbiamo il capo dell’Opposizione di Sua Maestà”.
E come appare Veltroni? beh…direi chiaro, tenero, ingenuo e scaltro (gronda bontà da ogni artiglio, verrebbe da dire…). Direi troppo scaltro per non sapere che un segretario eletto con il 51% dei voti è realmente a capo di un partito, mentre un segretario eletto con il 98% o è un sultano autocratico, oppure un re travicello in balia dei baroni che come lo hanno incoronato, così possono scoronarlo.
Insomma, comunque vada, buon lavoro a Walter Veltroni. Speriamo sia vero che costruirà un “partito nuovo” e non solo “un nuovo partito”, anche se – lo confermo – non lo farà con me, che sto alla finestra a guardare…Ormai ho compiuto 40 anni e sono troppo vecchio per credere alle favole.