Polemica sul web per la decisione di Twitter di bloccare l’attività di un sito specializzato nell’archiviazione di tweet dei politici, come quei cinguettii cancellati dopo pochi minuti per ‘pentimento’, con eventuali contenuti inappropriati.
Il sito si chiama Politwoops ed è in realtà una rete di siti attiva in diversi Paesi, tra cui l’Italia. Anche i profili Twitter di Politwoops sono stati sospesi dal microblog.
DECISIONE NON MOTIVATA. La Open State Foundation (Osf), organizzazione che gestisce i siti di Politwoops, ha spiegato che Twitter le ha bloccato l’accesso alla piattaforma il 21 agosto. Il microblog, secondo quanto riportato dalla Osf, avrebbe motivato la sua decisione spiegando di aver preso in considerazione «un certo numero di fattori», dunque non tenendo conto della distinzione tra politici e utenti regolari.
«UNO STRUMENTO DI TRASPARENZA». Twitter ha bloccato anche Diplotwoops, un sito simile dedicato all’archiviazione dei tweet cancellati dai diplomatici. Un danno, secondo la Osf, anche perché queste piattaforme «venivano usate e citate da giornalisti di tutto il mondo» come strumento di trasparenza.