La polemica sull’opportunità o meno che Giorgia Meloni possa correre alla carica di sindaco di Roma, e farlo mentre è al contempo in attesa del primo figlio, rilancia il dibattito sul tema generale della rappresentanza delle donne in politica e nel governo dei territori.
Ma quante donne governano le città e i comuni in Italia? Quante colleghe ritroverebbe la Meloni nel caso decidesse di correre alla carica e riuscisse a farsi eleggere? Secondo le statistiche per carica e sesso dell’Anagrafe degli Amministratori locali e regionali del Ministero dell’Interno, per gli amministratori in carica all’8 marzo 2016, sono 982 le donne sindache nell’ambito dei comuni con una popolazione fino a 15mila abitanti. Sono invece più di 6mila i colleghi sindaci presenti in questo tipo di municipalità.
Nei comuni invece con popolazione superiore ai 15mila abitanti figurano 66 donne alla guida contro 600 colleghi maschi. Se si scende invece di un gradino, alla carica di vicesindaco, esclusi quelli di origine non elettiva, nei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti, si ritrovano 923 donne; in quelli oltre i 15 mila, 144.
Più folto invece il numero delle donne assessore: sono 1.259 dove la popolazione supera i 15mila abitanti, ma oltre 5mila laddove la popolazione è minore. Vario invece il quadro, per regione: tra le 982 sindache dei comuni con popolazione fino a 15mila abitanti, ben 230 sono in Lombardia, 190 in Piemonte, 97 in Veneto. Tra le 66 che governano comuni superiori ai 15 mila abitanti, 16 sono in Lombardia, 10 in Veneto, mentre sono tante le caselle con il numero zero da Nord a Sud.