Gli europei (e gli italiani) sovrastimano di gran lunga il numero di musulmani

Gli europei (e gli italiani) sovrastimano di gran lunga il numero di musulmani

Sono quasi il 6% della popolazione europea. Ma secondo gli abitanti di paesi come Italia, Francia, Belgio, Germania e Regno Unito, i musulmani sono molti di più e la loro popolazione sta crescendo a una velocità smisurata. A rivelarlo è il sondaggio Ipsos Mori che ha misurato, con una serie di sondaggi condotti tra il 22 settembre e il 6 novembre 2016, il divario tra la percezione dei cittadini e la realtà in 40 diversi paesi del mondo. I cittadini francesi, per esempio, sono convinti che il 31% della popolazione sia di religione musulmana, mentre il dato reale è pari al 7,5%. E sempre secondo i transalpini, inoltre, nel 2020 i musulmani saranno il 40%, quasi cinque volte in più rispetto alla stima demografica del Pew Research (8,3%).

musulmani

Ma i francesi non sono da soli: italiani, tedeschi e belgi credono che secondo loro più del 20% della popolazione residente nel proprio paese sia di religione musulmana, mentre in realtà la cifra varia dal 3,7% (in Italia) al 7% (in Belgio). I cittadini britannici credono che la popolazione musulmana sia il 15%, ben tre volte la cifra del dato reale e prevedono che nel 2020 la popolazione cresca fino a raggiungere il 22% (la previsione è del 6%).

E ancora: gli abitanti degli Stati Uniti ritengono che un loro connazionale su sei sia musulmano, mentre la cifra reale è di uno su cento. Stesso discorso per l’Australia: la percezione degli intervistati e del 12,5%, mentre la cifra reale è del 2,4%.

omosessualità

Inoltre il sondaggio ha indagato su come le persone valutassero gli atteggiamenti dei propri concittadini rispetto a temi controversi come l’aborto, l’omosessualità e il sesso prima del matrimonio, chiedendo agli intervistati quale proporzione della popolazione li considerasse moralmente inaccettabili.

Gli olandesi sono stati i più lontani dal dare risposte corrette: ritengono che il 37% lo consideri immorale, ma in realtà è solo l’8% a pensarlo. E mentre il 5% degli olandesi è contrario al sesso prima del matrimonio e all’omosessualità, la percezione degli intervistati era rispettivamente del 34% e del 36%.

Infine i sondaggisti hanno chiesto di stimare una percentuale delle persone che si considerano felici: in tutti i paesi per i quali i dati erano disponibili, gli intervistati hanno ampiamente sottostimato la felicità dei loro concittadini. I canadesi sono stati quelli che si sono avvicinati di più: gli intervistati hanno risposto che il 60% dei loro compatrioti conferma di essere felice e, infatti, l’87% si è identificato realmente come tale. I sudcoreani, invece, hanno enormemente sottostimato il tasso di felicità, calcolando che solo il 24% delle persone si considererebbe felice, percentuale ben lontana dal 90% delle persone che hanno dichiarato di esserlo effettivamente.

Fonte: wired.it | Autore: Marta Musso

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