In America la politica è per gran parte de-ideologizzata, focalizzandosi sulle “issues“, cioè sulle singole questioni sul tappeto, piuttosto che sullo scontro tra coalizioni granitiche e paralizzate…così, se non si sa chi votare, si può viaggiare all’interno dei siti internet dei candidati e analizzare il record di votazioni tenuto alla Camera o al Senato e le posizioni dei candidati sui principali punti dell’agenda politica americana.
Se non si ha voglia di fare faticosi raffronti o – soprattutto – se non si sa come tirarsi fuori dal politichese dei candidati (sempre meno plumbeo del nostro, ovviamente) ci sono siti che propongono un “presidential selector“, cioè test interattivi che consentono di esprimere la propria priorità su uno spettro ampio di questioni (dalla ricerca sulle staminali alla pena di morte, dai diritti della comunità LGBT al diritto di portare armi, dalla questione irakena all’energia, dalla religione nelle scuole a welfare state…) e alla fine ti dicono chi è il candidato a te più vicino.
Io ho fatto questo, che tra tutti mi pareva il più completo (si sta una mezz’oretta scarsa, poi dipende dal livello di conoscenza dell’inglese di ciascuno). E’ venuto fuori che il candidato a me più vicino è un democratico (ovviamente), tal Dennis J. Kucinich. Che ieri, in New Hampshire, ha preso l’1,4% dei voti.
Che dire, Go Dennis, Go!