Il cancelliere austriaco, Christian Kern, ha detto che in Austria entro la fine dell’anno, probabilmente in autunno, si terranno elezioni legislative anticipate. L’annuncio di Kern è arrivato dopo mesi di tensioni nella coalizione al governo, che è formata dai socialdemocratici della SPÖ (centrosinistra) e dai popolari democristiani dell’ÖVP (centrodestra), due partiti che governano il paese da decenni, da soli o in coalizione. Le prossime elezioni legislative avrebbero dovuto tenersi nel settembre 2018. Secondo molti osservatori, anticiparle potrebbe dare una grande possibilità al Partito della Libertà (FPÖ), di estrema destra e nazionalista, di entrare a far parte della coalizione al governo.
Nonostante le tensioni tra i socialdemocratici e i popolari democristiani vadano avanti da molti mesi, la vera crisi è cominciata la scorsa settimana, quando Reinhold Mitterlehner si è dimesso da leader dei popolari democristiani, dicendo che non era più in grado di fermare i litigi tra i ministri del suo partito. Il cancelliere Kern ha detto: «Si deve accettare che il Partito Popolare austriaco (ÖVP) ha messo fine a questa coalizione venerdì, in diretta televisiva. Hanno reso piuttosto chiaro che non vogliono più stare in una coalizione insieme a noi». Il nuovo leader dei popolari democristiani potrebbe diventare l’attuale ministro degli Esteri austriaco, Sebastian Kurz, 30 anni. Kurz viene considerato un politico molto promettente e un leader potenzialmente in grado di risollevare i consensi del suo partito, che da diversi anni sono in declino.
La forza politica che potrebbe guadagnare di più dalle elezioni anticipate è il Partito della libertà austriaco, che è in testa nei sondaggi e il cui candidato alle ultime elezioni presidenziali è arrivato secondo di pochissimo, con un programma politico anti-immigrati e anti-Unione Europea (il ballottaggio si era tenuto due volte, a causa di alcune irregolarità nel conteggio dei voti). FPÖ potrebbe riuscire a ottenere la nomina di qualche ministro, o addirittura guidare il nuovo governo.
Fonte: ilpost.it