“Sono arrivata il giorno 4 – spiega Mirella Cece, presidente del Sacro Romano Impero Cattolico – il mio programma è ambizioso ma non lo voglio anticipare perché troppo articolato”. “Contestiamo questa Europa che affligge i popoli con l’austerità, che si contrappone al benessere diffuso della società”, sottolinea invece Francesco Millino, in fila da due giorni per presentare il contrassegno del suo Partito Internettiano. E Adinolfi: “Oggi comincia la corsa del Popolo della famiglia-Alternativa popopolare. Questa Europa è senza cuore, noi diciamo no a un’Europa delle banche e senza cuore, vogliamo un’Europa delle famiglie. Questa Europa ha bisogno di un cuore”.
Tra i primi ad arrivare anche Casapound: “Per le europee non dovremo raccogliere firme – afferma il leader di Casapound Simone Di Stefano – Nel simbolo c’è anche il richiamo all’Alleanza Europea Movimenti Nazionali (Aemn), che fa capo all’europarlamentare ungherese Bela Kovacs”‘. Kovacs è un europarlamentare ungherese eletto con l’estrema destra di Jobbik. “All’Europarlamento rappresenteremo quei temi abbandonati da Salvini e Di Maio – prosegue Di Stefano – Noi vogliamo uscire dall’euro e dalla Ue. Bisogna ripartire da zero. Fuori dalla Ue, potremmo essere il Giappone d’Europa”.
In fila sotto la pioggia c’era anche il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, della Lega. “Salvini è il ministro che finora ha lavorato di più e ha ottenuto i risultati migliori”, dice replicando ai 5 Stelle. A proposito delle polemiche tra i due partiti della maggioranza, il senatore osserva: “La campagna elettorale è iniziata la settimana scorsa ed è chiaro che ciascun partito sottolineerà di più i propri pensieri per ottenere più consensi”.
Per il M5s ci ha pensato l’avvocato Pier Francesco Bruno, che ha seguito le vicende legali della sindaca di Roma, Virginia Raggi. Pur non essendo affiliato al M5s ha spiegato di aver avuto la delega direttamente dal vicepremier Luigi Di Maio per portare le carte al ministero.
Altri simboli si sono aggiunti nel corso della giornata nel via vai al Viminale: i Popolari per l’Italia, Nuovo Cdu, Movimento Riscatto Nazionale, Partito Comunista Italiano, Unione di Centro, La Sinistra (Gue/Ngl – European Left), Uniti per l’Italia, Pensa Italia per l’Europa, No alla cassa forense, Federalisti Democratici Europei, Italia Moderata. E poi il Partito Animalista e il Mguss – Movimento Giustizia Uguaglianza Sociale Sordi. “Ci presentiamo collegati agli altri partiti animalisti europei, abbiamo sottoscritto un manifesto insieme. Speriamo di essere esentati dalla raccolta firme, visto che a Bruxelles contiamo già 2 deputati Ue, che fanno parte del partito animalista tedesco e di quello olandese”, dice il presidente del Partito Animalista, Cristiano Ceriello.