Categoria: linguaggio nella campagna

Grillo è il solo che va in piazza. Funziona ancora in campagna elettorale?

18/01/2012 – Il paradosso è che proprio lui fa ciò che una volta era della vecchia politica (tradizionale), quella che vorrebbe radere al suolo. Fa le piazze. Le batte una ad una, scende fra il popolo, via la “gentina” scrive qualcuno su uno striscione. Mentre gli altri se ne stanno in tv a raccogliere ondate […]

Da Monti a Crosetto passando per Renzi, non c’è politica senza una storia da raccontare

19/12/2012 – Narrazione, format, storytelling. Questi termini – il primo è un po’ vendoliano, il secondo più renziano, il terzo più internazional-presuntuoso – sono sempre più importanti in campagna elettorale. Nella politica di oggi, nella società dei social media e della social tv soprattutto, bisogna sapere raccontare una storia e bisogna fare in modo che quella […]

Da Craxi a Grillo, trent’anni di spot elettorali. Presentato a Roma l’archivio che raccoglie circa 450 video elettorali dal 1974 ad oggi

04/12/2012 – Gigi Proietti e Gianni Morandi dicono no all’abolizione del divorzio nel 1974. Loredana Bertè e Walter Chiari dichiarano di votare socialista alle politiche del 1983. Berlusconi augura buon Natale agli italiani e Beppe Grillo manda tutti a quel paese. Quarant’anni di storia politica italiana in un clic, grazie al sito internet www.archivispotpolitici.it online […]

Nichi, l’iconoclasta punitivo

22/11/2012 – “Oppure Vendola” è lo slogan di campagna di Nichi, invece “del solito comizio”, “dei soliti politici”, “della solita corruzione”, “del solito abusivismo edilizio”. L’Italia dei vizi non è una fatalità – suggerisce giustamente la comunicazione politica di Sel. Volendolo, si può scegliere. Per il solito letargo etico-morale, “oppure” per Vendola. Salvo, però, che […]